La Coca Cola nega i bicchieri premio alla Sicilia. Il nostro ‘premio’ è il Muos?

C’è una ‘questione meridionale’ anche per la Coca Cola? Anzi, una questione siciliana? Ce lo chiediamo leggendo un articolo incredibile sul sito Palermo Noi.

Su questo sito leggiamo che la multinazionale ha escluso la Sicilia da un concorso a premi nazionale. Perché? La giornalista ha contattato l’azienda. La risposta della Coca Cola è stata disarmante: i bicchieri che vengono dati in omaggio non raggiungono la Sicilia!

Il sito Palermo Noi riporta anche il regolamento  del concorso: “Acquista in un’unica soluzione, presso gli ipermercati, i superette, i discount e cash & carry presenti sul territorio nazionale (Sicilia esclusa) che aderiranno alla promozione, due bottiglie PET da 1,75L a scelta tra Coca-Cola Regular, Coca-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola senza caffeina o una confezione di lattine nel formato da 0,33L di Coca-Cola, Cola-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola senza caffeina oppure una confezione di bottiglie nel formato da 0,5L di Coca-Cola, Coca-Cola Zero, Coca-Cola light e Coca-Cola senza caffeina e ricevi subito in omaggio un bicchiere di Coca-Cola Share a Coke (un bicchiere Contour in vetro in tre differenti colorazioni)”.

Insomma, i siciliani non sono degni di ricevere “in omaggio un bicchiere di Coca-Cola Share a Coke (un bicchiere Contour in vetro in tre differenti colorazioni)”…

La Coca Cosa, come già accennato, è una multinazionale. Una delle più famose al mondo. Dal lontano 1919 è quotata in Borsa. In Italia si beve dal 1927, non da qualche mese. The Coca-Cola Company ha sede a New York. (sopra, foto tratta da somalilandpress.com)

Insomma, parliamo dei nostri amici americani. Forse non conoscono la Sicilia? Non esattamente. Con gli americani li conosciamo da sempre. Da Yalta in poi, nella nostra Isola, sono di casa.

Nel 1943 sono sbarcati in Sicilia quasi senza colpo ferire grazie ai buoni uffici della mafia italo-americana. Soprattutto grazie a Lucki Luciano, al secolo Salvatore Lucania, boss dei boss originario di Lercara Friddi, rilasciato dalla carceri americane per aiutare i militari statunitensi ad entrare nella nostra Isola a ‘umma ‘umma.

Dopo gli accordi di Yalta gli americani hanno utilizzato la Sicilia per piazzarvi basi militari, palesi e nascoste.

Insomma, gli americani conoscono bene la Sicilia. Tanto bene che, tra Catania e Siracusa, a due passi da Lentini, dove si coltivano le arance rosse hanno installato la base militare di Sigonella. Una ‘cosuccia’ da nulla: la più importante base aerea del Mediterraneo.

Per fare una cortesia agli americani – quando gli stessi americani hanno deciso di chiudere definitivamente la partita con Gheddafi – abbiamo chiuso al traffico civile l’aeroporto di Trapani Birgi (perdendo un sacco di turisti e di soldi). Per consentire agli aerei americani e francesi di bombardare, alla fine, quello che era un alleato dell’Italia: quella Libia di Gheddafi che, qualche mese prima dello scoppio della guerra (la guerra contro Gheddafi voluta da americani e francesi e subita dal nostro Paese grazie a quel ‘cacasotto’ di Berlusconi e alla demenziale ‘Sinistra’ italiana, entrambi fedeli adepti del primo coro dell’Adelchi), aveva stretto un accordo con l’Eni molto favorevole all’Italia e non molto favorevole per i francesi.

Gli americani della Coca Cola – o la Coca Cola degli americani: fate voi – che oggi non reputano i siciliani degni di ricevere “in omaggio un bicchiere di Coca-Cola Share a Coke (un bicchiere Contour in vetro in tre differenti colorazioni” sono gli stessi, se non ricordiamo male, che vorrebbero piazzare nella Riserva naturale della Sughereta, dalle parti di Niscemi, il Muos, una mega antenna satellitare militare che consentirà ai soldati statunitensi di colpire un bersaglio, con precisione ‘chirurgica’, da distanze di migliaia di chilometri.

Forse i titolari della Coca Cola – e qui non possiamo dargli torto – temono che le onde elettromagnetiche del Muos rovinino per sempre i “bicchieri Contour in vetro in tre differenti colorazioni”?

Abbiamo capito: 5 milioni di siciliani possono essere ‘arrostiti dalle onde elettromagnetiche del Muos, ma i pregiati bicchieri della Coca Cola vanno messi in salvo! Non è forse questa la prova definitiva che le onda elettromagnetiche del Muos sono esiziali?

Allora, agli amici americani e ai signori della Coca Cola diciamo, da siciliani: niente il Muos, perché se danneggia i vostri bicchieri, figuriamoci il nostro ambiente – flora e fauna – e noi stessi. Mentre la Coca Cola – visto che non siamo vendicativi – continueremo a sorseggiarla (anche se non possiamo escludere che qualche siciliano sanguigno, per ritorsione, non le beva più). Ma sì, teniamoci pure la Coca Cola senza i bicchieri in premio. Ma, per favore, nel nome dei pregiati bicchieri della Coca Cola dati in omaggio, allontanate da noi il calice amaro del Muos!

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Giulio Ambrosetti

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