Kertész, un murales per l’allenatore eroe di guerra Quartarone: «Dopo Cannavò, lo merita anche lui»

Un murales da dedicare a un grande dello sport catanese: Géza Kertész, allenatore di calcio ungherese, fucilato dalla Gestapo in patria il 6 febbraio 1945 per aver ospitato un ebreo in casa, salvandolo da una morte sicura in un campo di sterminio nazista. Kertész è stato l’allenatore della Società Sportiva Catania: trasferitosi in Italia all’età di 31 anni, nel 1925, portò nella stagione 1933-34 la società etnea alla storica promozione in serie B. Restò in città fino al 1936, per poi ritornare nuovamente nella stagione 1941-42. A ricordare il suo impegno, e a chiedere con una petizione su Change.org la realizzazione di un murales, è il comitato che dal 2011 chiede anche che gli siano intitolati una strada o un parco cittadino.

Il comitato a favore di quello che è stato definito lo Schindler del Catania è composto da alcuni appassionati della storia del calcio etneo. Sono Antonio Buemi, Alessandro Russo, Filippo Solarino, Sergio Capizzi, Salvo Giglio, Santo Privitera, Salvatore Quartarone, Gaetano Sconzo e Roberto Quartarone. Proprio lui, giornalista sportivo e insieme ad altri membri del comitato autore del volume Tutto il Catania minuto per minuto, il mese scorso ha lanciato la petizione, che ha quasi raggiunto l’obiettivo delle mille firme. «L’impegno, prima che quello di arrivare al numero, è quello di ricordare questa figura importantissima per la storia sportiva di Catania, ma dimenticata. E che travalica destra, sinistra, fascismo e resistenza», spiega Roberto Quartarone.

Per Quartarone la proposta è anche «una risposta all’intitolazione di piazzale Oceania a Candido Cannavò. Non è in contrapposizione, ma da un punto di vista sportivo la storia con la città dello storico direttore della Gazzetta dello Sport è certamente controversa. Kertész ha avuto un rapporto del tutto diverso, e lo merita anche lui». Il comitato pro-Kertsèz ha, fin dal 2013, avviato un dialogo con l’amministrazione comunale. «Abbiamo proposto l’intitolazione a due membri della commissione toponomastica: il professore di Letteratura italiana Antonio Di Grado e l’assessore alla Cultura Orazio Licandro. Dall’iniziale proposta di intitolazione di una via – prosegue Quartarone -, si è arrivati a quella di intitolare un parco cittadino. Ed è lì che vorremmo si facesse il murales». Il parco individuato si trova in viale Raffaello Sanzio, «ed è quello con il parco giochi accanto al parco Falcone. Finora però la commissione toponomastica non è mai arrivata al voto. Speriamo che lo faccia al più presto», conclude il promotore della petizione.

Leandro Perrotta

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