Kertész, eroe di guerra e allenatore di calcio «Catania intitoli una via al coach ungherese»

In riferimento all’articolo di Desirée Miranda, pubblicato su Ctzen, il comitato pro Géza Kertész chiede che l’istanza per l’intitolazione di una strada cittadina all’allenatore ungherese della Società Sportiva Catania, morto da eroe durante la Seconda guerra mondiale, sia inserita nell’ordine del giorno della riunione della commissione comunale toponomastica del 24 maggio prossimo.

L’immagine è tratta dal volume “Tutto il Catania minuto per minuto”, Geo Edizioni.

«Géza Kertész è stato fucilato in Ungheria il 6 febbraio 1945 – ricordano i membri del comitato – in quanto parte della resistenza antinazista. Ufficiale dell’esercito, si era travestito da soldato della Wehrmacht per aiutare la gente a fuggire dal ghetto di Budapest, ma è stato catturato dalla Gestapo e giustiziato. Ha dato lustro alla città di Catania, allenando la squadra di calcio locale per quattro stagioni e portandola dalla Prima Divisione alle soglie della Serie A».

«Dopo aver presentato la richiesta nel 2011 – prosegue il comitato – e malgrado le promesse, ci si è dimenticati di questa intitolazione. Ora chiediamo che sia attribuito il giusto merito a una personalità riconosciuta in ambito internazionale (è sepolta nel cimitero degli eroi di Budapest) e che ha portato il nome della Catania sportiva ai primi successi in ambito nazionale».

 

Kertész Géza (Budapest 1894 – Budapest 1945) è stato un calciatore – di ruolo interno – e allenatore ungherese. Disputò una gara con la Nazionale ungherese, oltre a vincere una Coppa d’Ungheria con il Ferencváros. Da allenatore, si distinse in Italia vincendo la Seconda Divisione con lo Spezia, la Prima Divisione con Catanzaro, Catania e Taranto e allenò in Serie A la Lazio e la Roma. Tornato in patria, organizzò la resistenza antinazista, fu arrestato dalla Gestapo e morì fucilato. È sepolto al cimitero degli eroi di Budapest.

Il comitato pro Géza Kertész, composto da Alessandro Russo, Filippo Solarino, David Migneco, Antonietta Licciardello, Gianni Coppola e Salvatore Quartarone, si è formato nell’aprile 2011 sulla spinta delle ricerche storiche degli autori del libro “Tutto il Catania minuto per minuto”. Dal giorno della conferenza stampa in cui è stata presentata l’istanza firmata da un consigliere comunale (il 9 maggio 2011, esattamente due anni fa) e malgrado il rinnovato appello pubblico lanciato alle Ciminiere il 18 maggio 2012, non si è più avuto alcun riscontro.

 

[Foto di Leandro’s word tour]

Redazione

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