Alla fine ci sono riusciti. E stata dura, ma loperazione – è proprio il caso di dirlo – è andata in porto. I passeggeri che si recheranno nelle isole siciliane con le navi – per ora solo a Ustica, nelle Egadi e a Pantelleria, ma si spera che questo particolare servizio venga esteso a breve anche alle Eolie e alle Pelagie – viaggeranno insieme con limmondizia. Un attrazione in più per i turisti, che avranno così lopportunità di stare in buona compagnia.
Questa lintelligente decisione assunta dal Governo della Regione presieduto da Raffaele Lombardo che, benché dimissionario, riesce ancora a regalare ai siciliani – e in questo caso anche ai turisti in visita in queste isole – importanti perle della sua saggezza amministrativa.
Come ha fatto il Governo della Regione ad abbinare sulle stesse navi turisti e spazzatura? Semplice: ha fatto scadere il contratto alle due società che operavano il trasporto di rifiuti e merci pericolose (benzina, gasolio, bombole di gas per cucina, bombole di ossigeno) – la NGI per Ustica e la Trasporti delle Isole per e Egadi – e le ha sostituite con lex Siremar, lex carrozzone che, per loccasione, è stato finto-privatizzato e ribattezzato pomposamente Compagnia delle Isole. Dietro questa società, infatti, cè la solita, immancabile, immarcescibile Regione siciliana imprenditrice. Da qui i dubbi su una fidejussione regionale temeraria. Tantè vero che loperazione, in un primo momento, era stata bloccata dai giudici del Tar Sicilia (Tribunale amministrativo regionale). Ma a rendere fluida la nuova invenzione economico-giuridica della Regione pensato il Cga, acronimo che sta per Consiglio di giustizia amministrativa, un consesso di giuristi che in Sicilia, nel nome di unAutonomia che meriterebbe qualcosa di più eccelso, si sostituisce al Consiglio di Stato…
Morale: la Compagnia delle Isole di Mamma Regione si accinge a inghiottire i primi 4,8 milioni di euro messi a disposizione dalla Protezione civile regionale, altra invenzione della Sicilia Autonomista che invece di utilizzare lAutonomia per creare vera ricchezza e veri posti di lavoro moltiplica gli uffici e le clientele (la Protezione civile regionale è un doppione di quella nazionale e nessuno ricorda concorsi pubblici, ma solo trasfermenti e precari assunti dalla politica per chiamata diretta: la solita storia).
Come fu e come non fu – tornando a Ustica, alle Egadi e a Pantelleria – rifiuti e persone, dicevamo, viaggeranno insieme. Nelle isole, si sa, non ci sono discariche. I rifiuti vanno trasferiti sulla terraferma. Prima ci pensavano le due società già citate con navi dedicate: le navi Ro.Ro, specializzate nel trasporto di rifiuti e di merci pericolose. Ora ci penseranno i navigatori della ex Siremar, oggi Compagnia delle isole, senza navi dedicate (chissà come saranno contenti i turisti che si recheranno a Ustica, nelle Egadi e a Pantelleria con la nave: sapere di viaggiare con i rifiuti li motiverà ancora di più e motiverà, soprattutto,chi deve vendere le vacanze in questi luoghi…).
Limmondizia, però – ci tengono a dirlo i protagonisti di questa nuova operazione – verrà chiusa in grandi contenitori di acciaio. Ma no? Volevano, forse, trasportare turisti e immondizia mescolati insieme come il latte e caffè nel cappuccino?
Una precisazione intelligente per unoperazione intelligente, non a caso passata al vaglio delle alte magistrature. Restano da capire alcune cosette. Per esempio: a carico di chi è il costo di questi grandi contenitori di metallo dove verrà immagazzinata l’immondizia? E, cosa ancora più importante: come verranno trasportate le merci pericolose? E a che costi?
Domanda, questultima, tuttaltro che pleonastica. Se labbinamento turisti-rifiuti nel nome di unavventura navale autonomista funziona, non altrettanto può dirsi dellaccoppiata turisti-benzina-gasolio-bombole di gas per cucina-bombole di ossigeno. Lì, purtroppo, la fantasia giuridica può fare poco. Ci vorrà una doppia corsa. Ma noi siamo sicuri – anzi siamo certi – che alla fine, il servizio completo assicurato dalla Compegnia delle Isole avrà un costo inferiore al precedente servizio.
Non può che essere così. Non è vero, presidente Lombardo?
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