Io, un Forcone in politica

da Franco Calderone
coordinatore di Forconi e Territorio
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Un ringraziamento va, preliminarmente, a tutti i miei compagni di viaggio, che in questi ultimi quattro anni hanno girato assieme a me la Sicilia tutta, chi più, chi meno, ma tutti impegnati in un percorso che ha avuto a cuore solo ed esclusivamente lo sviluppo dei nostri territori, attraverso la concezione di norme, che purtroppo non sono mai arrivate.

Ho incontrato una miriade di persone, tutte scontente della realtà economica che si è creata, o piuttosto creata da una politica pressoché assente, se non contraria alle esigenze delle persone, delle famiglie e delle imprese.

Abbiamo organizzato riunioni, quasi sempre notturne, perché durante il giorno ognuno ha cercato di preservare per quanto possibile il lavoro, abbiamo litigato, gridato, ma sempre avendo in mente la salvezza delle aziende, di cui ci sentivamo portatori di interesse.

È stato importante il confronto, lo scambio di idee ed opinioni, siamo cresciuti, abbiamo aggregato altre persone, abbiamo stimolato la gente a ribellarsi a questo Stato cialtrone, che non ha tenuto conto delle esigenze primarie della gente. Personalmente, ho visto morire un imprenditore che per disperazione si è lanciato dal terrazzo di casa sua, ed è stata un’esperienza traumatica, indimenticabile, che più di ogni altra cosa mi ha spinto ad andare avanti.

Abbiamo cominciato a fare le manifestazioni dove cominciavano ad arrivare le persone, in massa, manifestando contro la nostra classe politica, inequivocabilmente responsabile dello sfascio in cui si trova la nostra società, siciliana ed italiana.

Dopo la prima manifestazione di Messina, abbiamo accelerato il passo, pensando di allargare ulteriormente la base formata da persone provenienti da ogni strato sociale, e ci siamo riusciti; poi la seconda manifestazione a settembre a Palermo, con una partecipazione incredibile, non ci credevamo quasi nemmeno noi stessi, non avevamo ancora compreso che il disagio era davvero tanto, ed a questo punto, tra una inconcludente contrattazione e l’altra, abbiamo deciso di fare una manifestazione a gennaio, coinvolgendo anche gli autotrasportatori.

Se la politica non dava segni di cambiamento, dovevamo indurre questi pseudo rappresentanti del popolo a cambiare, e formulare Leggi che realmente facessero il bene dei governati.

Il blocco di gennaio è stato indimenticabile, ho conosciuto davvero tantissime persone, tante anime diverse della società, tanti appartenenti alle forze dell’ordine, tanti funzionari, ed a tutte queste varie componenti va ancora il mio grazie, per la partecipazione, per la collaborazione, per il sostegno dato, a qualsiasi titolo, allo sciopero, epocale, che dal 16 al 20 gennaio ha bloccato il traffico veicolare siciliano.

Siamo riusciti a fare emergere le problematiche che da tempo dibattevamo nelle varie riunioni; finalmente anche la
massa sapeva che esistevano i Forconi, quelli che ci eravamo costituiti ad Avola il 20 maggio 2011, dentro un teatro, alla presenza di Felice Floris. Quel giorno ho fatto un intervento, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, che metteva in risalto le problematiche, soprattutto agricole, e chiedevo soluzioni immediate.

Il Ministro ha fatto delle promesse, naturalmente anche queste disattese, ma noi nel frattempo avevamo formato un gruppo di base che si era ritrovato per quattro anni a girare la Sicilia, un gruppo che aveva un “idem sentire de re ”, ed era questo l’aspetto più importante, la omogeneità delle persone che lo componevano, e che dicevano tutte la stessa cosa.

Adesso, dopo questi anni di impegno, visti i risultati praticamente nulli, sotto l’aspetto legislativo, ho riflettuto su quale potrebbe essere la chiave di volta che possa dare una risposta reale alle giuste esigenze delle persone e delle piccole e medie imprese siciliane, e mi sono convinto che l’unica strada ragionevolmente percorribile è quella del cambio dei politici, delle persone che stanno dentro i ‘Palazzi’ dove si formulano e promulgano le Leggi.

Mi sono convinto che l’unica vera strada percorribile è quella della politica, seria, vera, costruttiva, propositiva, capace di comprendere ed interpretare le esigenze reali delle famiglie, che sono la struttura portante della società.

Diceva don Sturzo che dal singolo individuo si passa al nucleo familiare, e da quello alla società. Se non funziona la famiglia, la società è destinata a fallire, ma se non esiste una buona economia, e le famiglie sono in grave crisi, anche la società lo è.

Durante queste riflessioni ho incontrato esponenti del Movimento per la Gente, e di Sicilia e Territorio, nello specifico, Maurizio Zamparini e Nello Di Pasquale, abbiamo parlato del loro progetto politico e del mio, ed abbiamo notato una totale comunità di intenti.

Ho interpellato tutte le persone che hanno collaborato con me durante l’esperienza del Movimento dei Forconi, specialmente nella provincia di Palermo, e la quasi totalità mi ha detto di proseguire su questa strada, la strada del cambio dei nostri rappresentanti all’interno dei Parlamenti, regionale e nazionale.

Da oggi nasce il gruppo “Forconi e Territorio”, che aderisce al Movimento per la Gente, Sicilia e Territorio. Andremo alle elezioni regionali prossime venture, con l’intento di cambiare da dentro la Politica, candidando solo persone nuove, ed escludendo parlamentari uscenti.

Tutti coloro che vorranno aderire saranno i benvenuti, purché positivamente propositivi, e convinti di dare una vera svolta alla nostra realtà locale, attraverso un cambiamento dei politici, che devono essere al servizio della Gente. Il nuovo percorso è quello che dalla PROTESTA passa alle PROPOSTE.

Auguro ai miei vecchi compagni di viaggio una “Buona Strada”, convinto che i nostri cammini si rincontreranno.

 

 

 

Redazione

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