Non solo denaro ma anche attrezzi da lavoro, suppellettili o carburante. Per i clienti morosi che non sarebbero riusciti a pagare la droga, sarebbe stato introdotto anche il baratto. Per i carabinieri del comando provinciale di Catania che li hanno arrestati, Salvatore Di Gregorio (classe 1949), Fabio Salvatore Di Gregorio (classe 1986) e Angelo Copia (classe 1961) avrebbero dato vita a una vera e propria impresa a conduzione familiare.
Tutti e tre sono accusati, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti in
concorso. Durante le indagini, condotte dal nucleo investigativo di Catania da ottobre 2019 a marzo
2020 è stata individuata la piazza di spaccio (soprattutto di cocaina) gestita dai due Di Gregorio, con l’aiuto di Copia, nel quartiere Pigno. Un giro d’affari che avrebbe fatto guadagnare a ciascuno circa 300 euro al giorno. I due Di Gregorio sono stati ristretti nella casa circondariale di Noto (in provincia di Siracusa), mentre Copia è finito agli arresti domiciliari.
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