Potrebbe esserci l’ombra del racket dietro l’incendio che ha danneggiato un panificio a Carini. Gli investigatori al momento non escludono nessuna pista. Le fiamme hanno divorato la saracinesca dell’attività commerciale in via Piraineto 103. Ai carabinieri il proprietario, 63 anni, incensurato, ha raccontato che ignoti dopo averla cosparsa con liquido infiammabile le hanno dato fuoco. Il rogo ha distrutto anche una tettoia in legno sovrastante per un danno complessivo ancora non quantificato e, comunque, non coperto da assicurazione.
La scorsa settimana un altro incendio era divampato sempre nel grosso centro alle porte di Palermo allo stabilimento dolciario “Fratelli Rosciglione srl” in via don Luigi Sturzo. Secondo i vigili del fuoco, intervenuti insieme ai carabinieri, però, in quel caso, però, le fiamme erano scaturite accidentalmente da un forno lasciato acceso per la cottura dei prodotti dolciari. Sull’origine dolosa dell’incendio al panificio di via Piraneito, invece, non ci sono dubbi. Resta da capire se si sia trattato di un messaggio degli uomini del racket o di un “avvertimento” legato a altre ragioni.
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