Il tribunale amministrativo di Catania, presieduta da Federica Cabrini, ha annullato l’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura contro l’azienda agricola Giacoma Chiarelli, moglie di Totò Cuffaro. L’ex presidente della Regione, oltre che di politica, da alcuni anni si occupa di coltivazioni pregiate nella sua tenuta di San Michele di Ganzaria. Alla luce dell’interdittiva antimafia l’agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha adottato un provvedimento di decadenza di tutti i contributi (connessi alle coltivazioni biologiche) erogati all’azienda e intimato la restituzione delle somme già percepite.
L’azienda agricola assistita degli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri Giuseppe Impiduglia e Calogero Marino, ha proposto un ricorso innanzi al Tar di Catania per chiedere l’annullamento dell’interdittiva e della nota dell’autorità nazionale anticorruzione. I legali hanno sostenuto che il provvedimento del prefetto fosse illegittimo in quanto fondato sulla vicenda giudiziaria sulle talpe alla Dda e la condanna di Totò Cuffaro. Per i legali la pena inflitta dalla cassazione era stata scontata e adesso per effetto della sentenza all’azienda agricola dell’ex presidente della Regione Cuffaro dovranno essere erogati tutti i contributi e le sovvenzioni spettanti.
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