Dimostrare con una foto o una poesia il proprio amore per Messina. Nasce con questo obiettivo Innamorati di ME, l’iniziativa promossa da Cambiamo Messina dal Basso, Puli – AMO Messina, Associazione Zaleuco e Assessorato Collettivo Antonello, lanciata anche sui social network con l’hashtag #innamoratidime. Una tre giorni dedicata all’amore per Messina, con tante attività e performance per scoprire e amare di più la città dello Stretto. Come data simbolica è stata scelta quella di San Valentino, la festa degli innamorati. In questo caso però «è stato chiesto ai cittadini di raccontare la propria storia d’amore con la città dello Stretto con una foto o una poesia, anche in dialetto, per partecipare gratuitamente ad un contest. E in tantissimi hanno risposto inviando elaborati, ma soprattutto foto», spiegano gli organizzatori.
I soggetti più gettonati la Madonnina del porto, il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e poi il mare nelle varie zone di Messina. Oggi sono stati resi noti i vincitori del concorso legato alle varie sezioni che verranno premiati domenica nell’atrio di Palazzo Zanca. «Il contest fotografico, con ben 605 voti, è stato vinto da EffeCci, con la sua splendida istantanea sul campanile del Duomo». Si intravede la cattedrale messinese dentro un inferriata che focalizza la sua attenzione proprio sul campanile, con il suo leone rampante e i meccanismi dell’orologio astronomico che lo sovrasta. Secondo posto per lo scatto di Alessio e Mirko Mauro che immortala Messina vista dal basamento della Madonnina del Porto che si trova nella zona falcata. Terzo gradino del podio per la foto di Alessandra Spavara in arte Alexa che ritrae il faro di Messina al tramonto.
Nella sezione poesia, con 321 voti si è aggiudicato il primo premio Ashura, che con Dolce Messina «ha incantato i nostri utenti con i versi struggenti dedicati alla città». Nel testo, l’autore, che ha voluto restare anonimo come anche il vincitore del contest fotografico, parla di una Messina dimenticata. «Cantami o Medusa, di quella punta dolente, di quella città straziata e della sua perduta gente – comincia così la poesia – Narra, mia amata dalla sua caduta indecorosa, della sua natura avvelenata e dello stivale opprimente. Lei, che vive tra il sacro e il profano come può, una così bella amante, vivere in questo modo indecente?». Al secondo posto si è classificata la poesia di Daniele Mircuda Nel rumore del Campanile, al terzo posto Germogli di Zagare di Carlo Peditto.
Tutte le foto da oggi sono in mostra nell’atrio di palazzo Zanca, così come anche le poesie. In attesa della premiazione tanti gli appuntamenti in programma sabato e domenica in giro per la città. Sulla pagina facebook dell’iniziativa è possibile trovare orari e luoghi si svolgeranno le varie performance. Soddisfatti del risultato ottenuti gli organizzatori, che già pensano alla prossima edizione.
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