Iniezione di fiducia da parte di un ex rosa Fontana: «Il Palermo può beffare l’Inter»

Il nonno volante dispensa pillole di saggezza. Nella galleria dei doppi ex che propone la gara Inter-Palermo spicca la «postazione» occupata dal portiere classe 1967 Alberto Fontana. Jimmy, numero uno del Palermo dal 2006 al 2009 e con un passato con la maglia nerazzurra in qualità di vice Toldo dalla stagione 2001/02 al 2004/05, si è sempre distinto nel corso della sua carriera per equilibrio e maturità. E’ sempre stato un giocatore lontano dai cliché di un mondo come quello del calcio in cui l’immagine molto spesso prevale sulla sostanza e sull’autenticità dei contenuti e anche oggi, senza respirare più l’atmosfera del calcio giocato, ha mantenuto questa atipicità. L’argomento di discussione è semplicemente l’insieme dei temi che ruotano intorno al match in programma domani a San Siro ma, dette da Jimmy, parole normali o di routine assumono un rilievo diverso.

Sono frasi pronunciate da un personaggio dotato di un magnetismo particolare e che, in virtù del suo enorme bagaglio di esperienza, parla sempre con cognizione di causa. «L’Inter è obbligata a vincere – ha sottolineato Fontana a MeridioNewsnon è partita bene e l’allenatore (l’olandese De Boer, ndr) ha bisogno di tempo. I nerazzurri hanno in pratica un solo risultato a disposizione ma questo può essere anche un vantaggio per il Palermo che ha l’opportunità di sfruttare questa situazione dal punto di vista psicologico e mettere in difficoltà l’avversario». L’ex portiere del Palermo ha le idee chiare sulle prospettive della compagine di Ballardini, tecnico che nel 2008 gli tolse di fatto i gradi di titolare preferendogli il più giovane Amelia. «Ho visto una parte della gara con il Sassuolo, una grande squadra guidata da un ottimo allenatore. I rosa hanno sofferto contro gli emiliani ma hanno perso con un solo gol di scarto e hanno saputo tenere testa ad un avversario molto forte. Sarà una stagione nella quale ci saranno momenti difficili e momenti belli ma bisogna guardare in faccia la realtà: l’obiettivo a cui potere ambire sarà ancora la salvezza. Mi è piaciuto il portiere (Posavec, ndr) – ha aggiunto – ha fatto una serie di buoni interventi».

E a proposito di portiere, nei giorni scorsi è emersa in ottica mercato la diversità di vedute tra Ballardini e la società. Il tecnico ha ribadito anche recentemente la necessità di prendere un secondo di esperienza che possa fare da chioccia al giovane croato. La dirigenza, invece, si è esposta confermando la volontà di non intervenire e rinnovando la fiducia alla batteria dei portieri attualmente composta dai baby Posavec, Fulignati e Marson. «Per lanciare un giovane occorre che tutti siano d’accordo – ha spiegato Fontana – a volte si creano alibi per nascondere altri tipi di problemi. La serie A è lunga. A me Posavec è piaciuto ma servono almeno venti partite per formulare un giudizio completo. Un giudizio che tenga conto anche della costanza e dell’affidabilità del giocatore. Avere a disposizione un dodicesimo di esperienza può aiutare in prospettiva ma, in ogni caso, è necessario che allenatore e società chiariscano questo aspetto al più presto».

Sono giorni frenetici, in casa rosanero, in ottica mercato. Il ds Faggiano ha in canna dei colpi che potrebbero cambiare in extremis il volto della squadra. Con Diamanti e con Balotelli, il cui eventuale arrivo non è una semplice suggestione, il Palermo diventerebbe molto più competitivo rispetto alla formazione ammirata in occasione dei primi appuntamenti stagionali. «Diamanti è un giocatore di esperienza. Il tempo passa per tutti ma ha un piede (il sinistro, ndr) che può cambiare l’inerzia di una partita. Mario in rosanero? Balotelli con la testa giusta e con la voglia di recuperare il tempo buttato via fa comodo a tutti, un Balotelli svogliato e poco concentrato non farebbe comodo. Chi lo prende dovrà essere bravo a motivarlo e farlo sentire importante».

Antonio La Rosa

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