Informare, proporre, collaborare

Fisica genera reazione a catena e la Cittadella diventa luogo di assemblee e proteste di studenti e docenti da ogni facoltà dell’ateneo.

Trenta o poco più i giovani fisici che hanno prolungato l’occupazione dell’aula E in Cittadella proclamando il presidio ad oltranza. Ci tengono a sottolineare però che il clima di protesta e mobilitazione è pacifico e nessuno impedisce a chi vuole di seguire regolarmente le lezioni. 

L’assemblea generale che ha visto la partecipazione di almeno mille tra studenti, docenti, ricercatori e precari è iniziata alle 10.30 di questa mattina. Ad alternarsi con sempre nuove proposte di mobilitazione, rappresentanti e delegati dei diversi collettivi studenteschi: informare, collaborare, proporre, intervenire, questi i punti fondamentali dei loro interventi.

“Molti ragazzi sono totalmente all’oscuro della situazione attuale, di ciò che potrà piovere loro addosso con l’approvazione definitva del decreto Gelmini prevista per domani” – le parole del rappresentante di Fisica, Marco Trovato, e ancora – ” il nostro obiettivo è diffondere il più possibile l’informazione sulla protesta e raccogliere sempre più consensi per l’importante manifestazione nazionale di giovedì 30. L’occupazione dell’aula E non incide affatto sul normale svolgimento delle attività didattiche ed è per questo che protesta e occupazione probabilmente continueranno anche nei prossimi giorni” – conclude.

E proprio a scopo informativo questa mattina è nato un blog su wordpress (con molti materiali ripresi anche da Step1) ad opera dei ragazzi di Fisica, un contenitore che diffonda nel modo più rapido possibile il messaggio dell’assemblea di oggi cosi’ come delle proteste svoltesi nei giorni scorsi. Non restare fermi ma muoversi secondo linee comuni, svegliarsi e prendere coscienza, reagire.

Lettere, Fisica, Ingegneria e Scienze Politiche, le facoltà che fino ad ora hanno dato piena adesione all’organizzazione di lezioni in strada. Domani mattina appuntamento in Piazza Università dove, dalle 8 alle 14, con l’autorizzazione della questura, si svolgeranno lezioni all’aperto in segno di chiara protesta. Molti professori dalle facoltà di Fisica e Lingue hanno dichiarato il loro pieno appoggio alla causa studentesca ponendosi in prima linea contro il decreto Gelmini, prendendo parte all’assemblea e intervenendo attivamente al dibattito. 

A metà mattinata studenti, prof e precari di Lettere, Scienze politiche e Giurisprudenza  hanno preso parte all’assemblea che si è conclusa intorno alle 13. Intanto il presidio nell’aula E di Fisica continua: si sta cercando di redigere dei documenti da poter leggere durante le lezioni in piazza di domani; sono stati organizzati in gruppi di studio per approfondire i decreti legge 133 e 137.
L’obiettivo è creare una rete in nome di una protesta che abbia una sol voce, un solo fine: salvare il diritto allo studio.

Federica Motta

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