Un medico legale, affiancato da un consulente di parte, si occuperà dell’autopsia sul corpo di Antonino Gulisano. L’uomo di Riposto morto per un infarto dopo un lunga attesa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Marta e Santa Venere di Acireale. L’incarico ai professionisti verrà dato lunedì pomeriggio dal magistrato Alessandro Fragalà, che si occupa dell’inchiesta dopo la denuncia fatta dalla famiglia ai medici del pronto soccorso del nosocomio acese. Secondo i familiari da approfondire non c’è solo l’aspetto dell’omessa diagnosi sul 47enne ma anche quello di un possibile caso di malasanità: «Vorremmo verifiche sulla presenza delle strumentazioni necessarie – commenta a MeridioNews il legale Vincenzo Iofrida – ma anche sulla completezza dei turni e su quante persone attendevano con il codice rosso».
A indagare per omicidio colposo è la procura di Catania che ha già iscritto un nome nel registro degli indagati. Un medico – non è chiaro se lo stesso indagato -, secondo quanto riferito dal fratello della vittima, sarebbe stato sospeso dal servizio dopo alcune verifiche interne disposte dall’Azienda sanitaria provinciale. L’annuncio era stato fatto dal direttore generale Giuseppe Giammanco. «Quando si verifica un decesso in sanità, i professionisti e le organizzazioni si interrogano sempre per comprenderne le ragioni», scriveva in una nota stampa, predisponendo l’esame della documentazione clinica e l’ascolto del personale.
Della vicenda si è interessato anche il ministero della Salute. Il dicastero, guidato dalla ministra Beatrice Lorenzin, ha chiesto un’informativa urgente sul caso per decidere eventuali azioni. «Ci auguriamo che questo possa servire a evitare che ci siano altre vittime», scrive in un post il fratello della vittima, Sebastiano Gulisano. Alle accuse della famiglia aveva risposto in prima battuta Maurizio Platania, primario del reparto di Pronto soccorso del nosocomio. «Non sono a conoscenza dei fatti citati perché non mi trovavo in ospedale – dichiarava Platania a MeridioNews – Sono sicuro però che i medici hanno fatto il loro dovere ed è stato fatto tutto quello che si doveva per prestare aiuto al paziente».
Antonino Gulisano si è sentito male poco dopo le 14 di mercoledì scorso. L’uomo, che lamentava un formicolio al braccio sinistro e alcuni dolori al petto, era stato visitato da un paramedico del 118 che aveva detto di fare un elettrocardiogramma. Dopo il trasporto con un’ambulanza non medicalizzata all’ospedale Santa Marta e Santa Venera, è rimasto in attesa per quasi tre ore prima di morire.
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