Nella giornata che verrà ricordata per gli incendi che hanno messo in ginocchio la Sicilia e in particolare il Palermitano, non mancano i gesti che ridanno speranza alla comunità. Il fuoco partito da Monte Pellegrino, nel primo pomeriggio, si è spinto fino all’Arenella. Bruciando case, che sono state evacuate, interessando tratti del cimitero dei Rotoli, sterpaglie alberi e arrivando anche a coinvolgere la chimica Arenella. In via Corradini i residenti hanno provato a chiamate i soccorsi ma le linee erano sempre intasate. Così armati di buona volontà, pompe e secchi d’acqua hanno spento l’incendio con le proprie forze.
Le fiamme hanno raggiunto anche la discoteca Moro, nello stesso quartiere. «Sono arrivato intorno alle 16 al locale» racconta Claudio, il barman della discoteca «ancora la situazione non sembrava fuori controllo. Nell’arco di un’ora, però, è scoppiato il panico, il fuoco era ovunque. È sceso da Monte Pellegrino fino a mare». Il locale non ha subito danni, la situazione di emergenza è rientrata in poco tempo, ma l’Arenella continua a bruciare. Per questo i ragazzi della discoteca si sono a loro volta messi a disposizione. Con i canadair impegnati in altre zone della città e le linee di emergenza intasate, per spegnere i roghi di alcuni capannoni usati per il rimessaggio delle barche i carabinieri che stanno usando la riserva d’acqua della discoteca Moro.
«Stiamo aiutando come possiamo in tutti i modi – continua Claudio – per fortuna il nostro locale è molto grande e abbiamo una buona riserva d’acqua. Sono 15mila litri con cui abbiamo potuto riempire l’autobotte dei carabinieri». Annullata, invece, la serata organizzata al Moro. «Noi non abbiamo avuto problemi ma non ci sembra carino fare la serata visti i momenti vissuti oggi, non c’è lo spirito giusto». Ma l’Arenella non è l’unico caso in cui i cittadini hanno unito le proprie forze per fare fronte alle fiamme. È successo anche in via Amarilli, a Partanna Mondello, dove le fiamme avevano avvolto dei cassonetti e un’auto e raso al suolo un vivaio. Chi ha assistito alla scena racconta che il vento portava fumo nero e scintille anche nei giardini delle case di via Polibio, che hanno iniziato a prendere fuoco. Quando la situazione è peggiorata i cittadini hanno azionato gli irrigatori e hanno portato l’acqua con i secchi per spegnere le fiamme.
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