È arrivato il giorno dell’inaugurazione per il campo per i lavoratori stagionali di Cassibile, a Siracusa. La struttura, costruita nella frazione del capoluogo per dare alloggio ai lavoratori e combattere il fenomeno del caporalato nel settore agricolo, è fornita di tutti i servizi essenziali e di uno sportello salute. Il campo nasce grazie all’impegno del governo nazionale, di quello regionale e del comune di Siracusa e nella prima fase aprirà le porte di 17 unità abitative e sei servizi igienici.
Previsti anche un ufficio speciale per l’immigrazione, gestito dall’assessorato regionale alle Politiche Sociali, che si occuperà di garantire agli ospiti servizi come il trasporto nei luoghi di lavoro e i pasti. «Sono tante le azioni concrete che accompagnano l’apertura di questo campo – dice Tatiana Esposito – dirigente generale del dipartimento Immigrazione del ministero del Lavoro – Una struttura che potrà funzionare solo grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti. Anche il Recovery plan rappresenta, per questo settore, una grande opportunità. Il Piano che si avvia verso Bruxelles prevede una linea specifica di intervento per restituire dignità ai lavoratori stagionali».
Parole a cui fanno eco quelle del collega Michele Di Bari, che ha parlato dell’importanza di una proficua collaborazione tra istituzioni e volontariato: «Una grande opportunità, perché a fronte di realtà abusive, le regole possono sicuramente aiutare nella gestione di un centro come questo». Nel campo ci sarà un servizio di sorveglianza 24ore su 24, un servizio che garantisca la pulizia quotidiana e la sanificazione nel rispetto delle norme previste per il contrasto al Covid-19, mentre il comune di Siracusa si occuperà dello smaltimento dei rifiuti. Agli ospiti saranno distribuiti ogni settimana dei kit individuali per l’igiene personale. «Oggi è un giorno importante perché gettiamo le basi per un modello nuovo che dopo trent’anni ci consente di ridare dignità ai lavoratori stagionali – dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – Lo scorso anno avevo promesso che non si sarebbe formata un’altra baraccopoli: così è stato e in più abbiamo creato, per Cassibile e per la città tutta, un’ampia area attrezzata di protezione civile. Cosa tutt’altro che scontata».
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