Un pomeriggio all’insegna dei valori della solidarietà, della pace e del senso di comunità per chiudere in bellezza il 2018. Molto più, insomma, che una semplice operazione ludica di addobbo, quella in corso da oggi pomeriggio alle 15 a piazza Bellini, dove l’albero allestito si arricchirà di fantasiosi decori. Parole e disegni che si aggiungeranno adesso alle lucine giallo caldo che in queste settimane hanno caratterizzato l’albero. L’iniziativa, cui sono tutti chiamati a raccolta fino alle 19, nasce dal collettivo palermitano Arte Migrante, da tre anni impegnato nell’organizzazione di attività interculturali all’oratorio di Santa Chiara. Un momento che ambisce ad essere di festa e di riflessione insieme, «per dare segno manifesto di una città che vuole essere accogliente e inclusiva, una città che intende rifiutare ogni forma di indifferenza, oppressione ed esclusione sociale», spiegano i membri del collettivo. In perfetta sintonia con gli obiettivi che da sempre si pone, tra cui creare spazi di incontro e di condivisione per facilitare l’interazione sociale e l’arricchimento reciproco attraverso l’arte.
Niente di meglio delle festività natalizie, quindi, per declinare questi obiettivi. «L’intento è manifestare il desiderio, nonché il bisogno e il diritto umano, di vivere in un mondo dove tutti e tutte possano sentirsi accolti ed essere parte attiva di una comunità, senza distinzione di genere, di origine o di religione. Creare un nuovo luogo di incontro e di conoscenza in cui esprimere i propri desideri e riconoscersi nei sogni degli altri per scoprire di non essere (i)soli. Rendere visibile il rifiuto collettivo verso ogni forma di indifferenza, di oppressione e di violenza verso gli esseri umani e quindi la non adesione alle attuali politiche propagandistiche e marginalizzanti che mirano a impoverire la dignità delle persone – spiegano -. Infine, costruire una comunità dove possiamo sentirci liberi di essere chi siamo, ognuno nella propria autenticità». Input ambiziosi da mettere in pratica sullo sfondo di arte e complicità, nello stile del collettivo palermitano.
L’invito è stato rivolto a chiunque abbia voglia di «metterci la propria parola, nella speranza che il 2019 possa significare la rinascita dei valori umani nei cuori, in terra, in mare». Il collettivo infatti precisa che «non bisogna portare alcun tipo di addobbo. Forniremo noi i cartoncini ed i pennarelli per scrivere i messaggi da appendere sull’albero, abbiamo anche degli strumenti musicali e, se ce ne sarà il modo, magari faremo anche un po’ di musica per attirare l’attenzione della gente». L’evento, ispirato all’iniziativa analoga di Roma dell’albero migrante contro il razzismo e organizzato per la prima volta a Palermo, è patrocinato dal Comune ed è inserito nel programma di Palermo capitale della cultura 2018. Ma sono tante le iniziative in cui, in questi anni, si è impegnato il collettivo. L’appuntamento di oggi, pubblicizzato su Facebook e attraverso il classico passaparola, sfrutta una fascia d’orario privilegiata, «in cui sappiamo che tante persone passano per piazza Bellini e via Maqueda».
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