In e out tra vecchi e nuovi piani di studio

Tra il favore e l’entusiasmo dei nuovi iscritti per i piani di studio attualmente attivi pare invece serpeggiare disagio e molta confusione negli studenti che, condizionati dai vecchi programmi, debbono terminare i loro studi in bilico tra insegnamenti temporaneamente sospesi, discipline fantasma e crediti da colmare… un po’ come essere allo stesso tempo in e out tra vecchi e nuovi piani di studio.

Gemma Persico, vicepreside e coordinatrice della Commissione Didattica, ci aveva lasciati poco più di un anno fa così: “Rimane da sciogliere il grosso nodo della possibilità o meno per gli studenti già immatricolati di passare ai nuovi piani di studio che entreranno in vigore per ora solo per gli iscritti al primo anno” .

Ebbene oggi anche questo dubbio sembra essere chiarito e la professoressa Persico ci conferma che quest’anno anche gli studenti immatricolati prima del 2006-2007 hanno avuto la possibilità di scegliere se continuare il loro corso di laurea sulla base dei vecchi piani di studio o passare ai nuovi.

Ma quanti e quali studenti hanno davvero potuto far ciò? In base ai dati dell’ufficio Area didattica sono circa duecento gli studenti che hanno preferito il nuovo ordinamento dei piani di studio.Se però alcuni studenti hanno scelto volontariamente di non passare ai nuovi piani di studio, molti altri non hanno invece potuto farlo. Pare quindi che questa possibilità non sia stata concessa indistintamente a tutti gli immatricolati di vecchia data ma solo ai ripetenti di primo anno iscritti ora al secondo.

Sarebbe stato infatti impossibile effettuare il passaggio ai nuovi piani di studio per gli studenti di ultimo anno dato che i relativi programmi saranno attivi solo a partire dal prossimo. Per questi studenti il paradosso sta nel fatto che non li hanno potuti scegliere ma ne sono ugualmente condizionati poiché, non essendo più attivi i loro vecchi piani di studi debbono necessariamente appoggiarsi ai nuovi con tutti i disagi che ne conseguono.

Per molti di loro, infatti, potrebbe verificarsi il caso in cui determinate discipline non in programma negli attuali piani di studio vengano momentaneamente sospese o, ancor peggio, tagliate fuori e interrotto definitivamente l’insegnamento.

Molti studenti prossimi alla laurea legati ancora, volenti o nolenti, ai vecchi programmi rischiano di veder allontanare sempre di più questo giorno nel tentativo di rincorrere discipline-fantasma. D’altronde, sebbene alcune materie risultino ormai fuori dall’insegnamento della Facoltà o semplicemente sospese per un anno, ciò non esclude che i crediti formativi ad esse relativi siano altrettanto Cfu fantasma né che questi abbiano una data di scadenza.

In particolare quest’anno il problema riguarda tutti gli studenti che, ripetenti di primo anno e iscritti al secondo anno dei vecchi piani di studio, avrebbero in programma lo studio di due discipline – Geografia dei paesi e Storia dei paesi – non più attive.

A tal proposito, in qualità di docente di una delle discipline ormai sospese e di preside della Facoltà, il professore Nunzio Famoso ribadisce che per quanto concerne Geografia dei paesi gli studenti possono liberamente scegliere di sostituirla con una disciplina similare nei contenuti tra quelle da lui insegnate o concordare col docente un programma assimilabile alla suddetta disciplina che però, risultando inesistente nelle attuali programmazioni, verrà registrata sotto diversa annotazione. “Da questo punto di vista, come docente e preside mi sento di poter dire che la nostra Facoltà, per quanto si dimostri vivace e in continuo rinnovamento, cerca in ogni caso di venire incontro a tutte le esigenze degli studenti”.

Nulla toglie il fatto che tuttavia lo studente, sostenendo l’esame per una certa disciplina, se ne veda poi assegnata un’altra che, seppur assimilabile nei contenuti, risulta essere diversa. Polemiche a parte, se per tali discipline è comunque ancora possibile sostenere esami, qualche difficoltà sorge invece per la disciplina che tace quest’ anno, ovvero Tecniche narrative e mezzi audiovisivi. Il problema in questo caso interessa gli studenti che con vecchio ordinamento si troverebbero questa materia in programma al terzo anno e che, oltre a non poterne seguire le lezioni per quest’ anno, non potranno nemmeno sostenerne esami presentandosi regolarmente agli appelli. Ciò, pare, dipenda dal fatto che il docente interessato, sospeso il suo insegnamento, ora non faccia più parte del corpo docenti di facoltà.

Dunque, problematica su problematica la questione pare ingarbugliarsi forse più del dovuto ed ecco che in tal merito il preside conferma che, nonostante i disagi sorti a seguito di una cattedra scoperta, per di più relativa ad una disciplina temporaneamente sospesa, la facoltà provvederà a sanare ogni mancanza a riguardo. “Per Tecniche narrative e mezzi audiovisivi – continua il preside Famoso – garantiamo la presenza di una commissione istituita ad hoc, presieduta dalla professoressa Lombardo, che dia la possibilità a tutti gli studenti di sostenere esami per la suddetta disciplina”.

Nel ciclone che investe queste diverse problematiche resta il fatto che sono gli studenti di fine corso ad essere maggiormente penalizzati, librati a mezz’aria tra la voglia di concludere gli studi e il dover fare i conti con sempre nuovi disagi. Sono loro che oscillano allo stesso tempo in e out, dentro e fuori il sovrapporsi di vecchie e nuove programmazioni frutto di una facoltà tanto vulcanica, in continuo movimento e trasformazione quanto caotica e confusionaria.

Federica Motta

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