Impunito lo striscione contro il Catania in Champions L’Uefa dice «No alla discriminazione» ma grazia la Juve

L’Uefa non ha visto, o se ha visto non ha ritenuto l’episodio tanto rilevante da avviare un’indagine. L’antefatto riporta all’ottavo di finale di Champions League Juventus-Borussia Dortmund. Durante la partita, all’interno del settore del tifo organizzato juventino, vennero esposti tre striscioni dal contenuto discriminatorio nei confronti delle città di Dortmund, Catania e Napoli. 

«Gli amici dei miei nemici sono miei nemici – il messaggio continuava poi – Dortmund diarrea. Catania merda. Napoli colera». La spiegazione dello striscione esposto allo Juventus Stadium è l’inimicizia tra le frange più estreme del tifo bianconero e quelle della tifoseria del Napoli, che è invece amica con quelle di Borussia Dortmund e Catania (a loro volta simpatizzanti).

L’episodio, sfuggito alle televisioni ma ritratto in una fotografia, aveva rapidamente fatto il giro d’Europa e provocato l’indignazione di tifosi di calcio e non delle tre città coinvolte. La ferrea disciplina Uefa in materia di lotta al razzismo e alla discriminazione territoriale faceva temere al club juventino, non nuovo alle sanzioni subite per simili episodi, pesanti multe e/o la chiusura al pubblico del settore dello Juventus stadium in cui il fatto era avvenuto. 

Di recente, a pagare in maniera esemplare le scorrettezze dei propri tifosi nel corso di manifestazioni organizzate dalla Uefa, erano state Bayern Monaco (marzo 2014) e CSKA Mosca (marzo 2015). In particolare, il club tedesco fu punito proprio per gli striscioni discriminatori esposti durante la sfida con l’Arsenal. Recitavano «Say no to racism, yes to Kosovo» («Dì no al razzismo, sì al Kosovo») e «Gay Gunners».

La Uefa è molto chiara sull’argomento. Scorrendo il sito ufficiale della federazione europea, si può leggere: «La campagna contro la discriminazione è un principio fondamentale». Ed ancora, la parola Respect viene inserita nel decalogo dei valori fondamentali che la Uefa promuove e difende: «Il rispetto è un principio fondamentale del calcio. Tolleranza zero contro razzismo, violenza e doping. Sul campo e sugli spalti. Il calcio deve essere un esempio». Per concludere con «Ogni forma di comportamento razzista è punita con la massima severità […] a partire dall’1 giugno, la lotta contro il razzismo ha compiuto un salto in avanti, prevedendo sanzioni più severe come deterrente contro tali condotte».

Marco Di Mauro

Recent Posts

Auto vola da un cavalcavia della A18. Due persone rimaste ferite

Un incidente stradale che ha coinvolto un'autovettura Citroen C3, si è verificato poco dopo le…

2 ore ago

Minorenne ha droga, pistola e munizioni, arrestato a Catania

Agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania hanno arrestato un minorenne trovato in possesso di 240…

2 ore ago

In causa con la ex, minaccia di morte il suo legale, arrestato

Non si riteneva ben assistito in una causa civile con l'ex moglie dal suo avvocato,…

2 ore ago

Incidente alla zona industriale di Gela. Muoiono un 22enne e il presidente di Sicindustria Caltanissetta

Un grave incidente stradale si è registrato alla zona industriale di Gela. Nel sinistro ha…

2 ore ago

Morto un clochard alla stazione ferroviaria di Palermo

È morto un senzatetto che aveva trovato rifugio nella stazione ferroviaria Notarbartolo di Palermo. Cross Nilushan,…

2 ore ago

Catania, minore litiga col fidanzato e aggredisce carabiniere, denunciata

A Catania una minorenne è stata denunciata per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dai…

2 ore ago