Impastato, 40 anni dopo francobollo lo ricorda «Un modo per valorizzare quello che è stato»

L’indiscrezione, circolata già alcuni mesi fa, adesso diventa a tutti gli effetti ufficiale. In occasione del 40esimo anniversario dall’omicidio di Peppino Impastato, l’attivista e giornalista di Cinisi ucciso il 9 maggio 1978 dai killer di Cosa nostra, sarà emesso un francobollo per ricordarlo. Un’idea, questa, che parte direttamente dalle Poste italiane e che familiari e volontari di Casa Memoria hanno accolto con grande entusiasmo.

«Hanno ritenuto opportuno, visto la ricorrenza che cade quest’anno, di fare questo omaggio alla figura di Peppino – spiega il fratello Giovanni Impastato -. Una figura, la sua, importante nella storia del movimento italiano e, in generale, nella storia del paese intero. Le motivazioni che hanno portato a questa iniziativa suppongo siano tante».

Peppino, infatti, era moltissime cose. Non solo colui che, come lo ricorda il mondo intero che ogni anno arriva in pellegrinaggio a Cinisi, «ha rotto con la mafia». Un personaggio che, a prescindere da questo, «ha lottato per la difesa del territorio, un uomo di sinistra molto impegnato politicamente, e soprattutto un giornalista». Ma anche un uomo dedito al cinema, alla scrittura, al teatro. Lo ricorda così il fratello Giovanni. «Quest’idea delle Poste italiane è un modo, secondo me, di dare un valore importante alla figura di Peppino».

Il francobollo sarà disponibile in prossimità del 9 maggio, giorno dell’anniversario, in previsione del quale volontari e attivisti di Casa Memoria stanno lavorando a una serie di iniziative che partiranno già dal primo maggio. La notizia del francobollo ha generato un diffuso entusiasmo, soprattutto nel mondo social, riscuotendo una pioggia di like e condivisioni. Ultima per ora, in ordine di tempo, di una serie di iniziative che nel tempo, dalle canzoni ai film, dalle intitolazioni alle poesie, l’hanno preceduta nel ricordo di Peppino.