Il Trapani vola. Sogno siciliano: tre squadre in A. Si farà mai una “nazionale” dell’Isola?

NELL’ARTICOLO UN VIDEO DEL GOL DI ALMIRON DALLA CURVA-NORD DEL MASSIMINO

di Gabriele Bonafede

Un gol del Trapani. Foto tratta dalla pagina FB ufficiale del Trapani calcio

Il Trapani è da favola: vince 1 – 0 a Pescara, una delle squadre più attrezzate della serie B, e si installa ben addentro la zona play-off. Nel frattempo, il Palermo rimane primo in attesa del big match di stasera a Empoli e il Catania mostra netti miglioramenti nel gioco, rosicchiando un punto per la salvezza.

È un quadro che fa ben sperare per le siciliane. Inizia a esserci qualche probabilità che l’anno prossimo giochino insieme ben tre squadre dell’Isola nel massimo campionato di calcio.

Il Trapani è squadra rivelazione fin dalle prime giornate, ma nessuno sapeva quanto potesse essere valida: la posizione in classifica di oggi era inimmaginabile a inizio torneo.  E invece, alla seconda giornata del “ritorno” emerge una favola granata.

ll Palermo ha segnato e Gallo-Belotti festeggia. Foto tratta dal sito FB Palermo calciomercato 24 ore su 24

Se stasera il Palermo andrà a vincere a Empoli sarebbe una mini-fuga: si porterebbe a più cinque dal secondo posto, che comunque vorrebbe dire promozione diretta lo stesso. I rosa hanno due risultati su tre a disposizione e rientrano giocatori fondamentali come Bolzoni e Barreto, oltre ad avere i Maresca, Vitiello e Lazaar in più in organico.

I rosso-azzurri festeggiano. Foto tratta dal sito FB Catania Calcio

Anche il Catania fa ben sperare per i colori siciliani: dato per spacciato prima della pausa natalizia ha messo a segno il miglior colpo che poteva fare sul mercato e cioè il rientro di Lodi. Non a caso, ieri, pur rischiando di perdere in casa con una diretta concorrente per la salvezza, ha avuto la forza di reagire a ogni colpo e segnare tre reti in una sola partita, cosa che non succedeva da mesi. Da rilevare anche che il Livorno ha siglato un gol a Catania grazie a un rigore inesistente. Il 3 – 3 sta dunque un po’ stretto, sul piano del gioco, ai rosso-azzurri.

Adesso si profila la possibilità di ottenere tre squadre siciliane nella massima serie. Nonostante le rivalità regionali, con le tifoserie di Trapani e Catania gemellate e fortemente contrapposte al Palermo, l’evento sarebbe in ogni caso da salutare come un successo sportivo per tutta la Sicilia.

Per la cronaca, tre squadre di calcio siciliane insieme nella massima serie ci sono state per due soli campionati: nel 2005-2006 e nel 2006-2007 ed erano Palermo, Catania e Messina. Il Messina retrocesse sul campo in ambedue i campionati, ma si salvò nel 2005-2006 a causa della retrocessione d’ufficio della Juventus dovuta all’inchiesta nota come “Calciopoli”.

Bandiera siciliana allo stadio di Enna. Foto tratta da www.ennaonline.com

Il trio sarebbe assolutamente inedito in massima serie, visto che il Trapani non ha mai militato in serie A. Sarebbe anche una grande occasione per dimostrare che le tifoserie siciliane sono mature per una sana rivalità, senza eccessi, tranne l’agonismo e i coloriti e goliardici sberleffi del pre-partita e dopo-partita.

Questa sarebbe veramente la più grande vittoria del calcio siciliano: saper dimostrare a tutti che rivalità sportiva non vuol dire violenza, razzismo o sfogo di frustrazioni. E saper dimostrare che, prima di tutto, siamo siciliani.

Pubblichiamo dunque il video del gol di Almiron (pubblicato dal canale youtube “Armando Gabrèl Panarello”) che ha riacciuffato il pari ieri pomeriggio a Catania. Ci sono iniziali contestazioni alla squadra, ma poi emerge la colorita gioia del gol tutta siciliana: esattamente come nello stadio di Trapani e di Palermo.

A quando una rappresentativa di calcio siciliana che aiuti a riportare il tifo e le rivalità in un ambito esclusivamente sportivo e di folklore? Nella squadra, evidentemente con i colori giallorossi e la Medusa a tre gambe della nostra bandiera, giocherebbero calciatori di tutte le provincie dell’Isola: un modo per tifare e fraternizzare tutti assieme palermitani come catanesi, trapanesi come siracusani, messinesi come ragusani, nisseni, ennesi e agrigentini, per la stessa gioia quando la palla entrerà in rete per i colori della Sicilia.

Gabriele Bonafede

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