di Pietro Ancona
La fine della Costituzione e delle sue istituzioni ha una fotografia nella quale campeggia la faccia rubiconda ed avvinazzata di Calderoli e quella della Finocchiaro sempre sovrapensiero ed accigliata. Stanno sfasciando tutto. L’ordine impartito dalla direzione strategica dell’Occidente è la demolizione di tutte le Costituzioni liberali e democratiche ed il loro adeguamento ai principi di Lisbona ai quali ha contribuito Giuliano Amato, vero e proprio uomo nero del neoliberismo
Secondo gli accordi, il Senato della Repubblica verrà eletto dai consiglieri regionali che in questo modo sottraggono all’elettorato italiano il diritto di eleggere i suoi organismi. L’Italia diventerà una Repubblica monocamerale in nome della “governabilità” e cioè di non perdere tempo a discutere con le opposizioni e in due diverse Camere di rappresentanza.
Il principio della governabilità è il contrario della democrazia. Il massimo della govermabilità è il governo di una sola persona che non rende conto a nessuno. La dittatura.
Insomma la borghesia si sta rimangiando tutte le istituzioni che essa stessa ha creato nel corso della sua storia perché le sue politiche non sopportano la prova del dibattito.
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