NON E’ CHE I GRILLINI HANNO PRESENTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL GOVERNO CROCETTA PERCHE SANNO CHE SI ANDRA’ COMUNQUE ALLO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELL’ARS PER ACCLARATO DISSESTO FINANZIARIO?
Due, oggi, le notizie politiche degna di nota. La prima – ne abbiamo già scritto stamattina – è la presentazione della mozione di sfiducia al Governo regionale presentata dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars e appoggiata dalla Lista Musumeci. La seconda – come abbiamo già scritto – è l’ammissione dell’assessore regionale all’Economia (dimissionario? non l’abbiamo ancora capito) Luca Bianchi che con i soldi che Roma chiede alla Sicilia è impossibile chiudere il bilancio.
La prima notizia è nota da tempo. I grillini, dopo un periodo iniziale di ‘studio’, hanno capito che il Governo di Rosario Crocetta è un disastro e lo vogliono mandare a casa. Tante le ragioni addotte dal Movimento 5 Stelle. Dal flop del governatore e dei suoi assessori sui temi dell’economia alla sceneggiata sul Muos di Niscemi. Vicenda sulla quale Crocetta, nell’arco di pochi giorni ha cambiato idea: prima contrario al Muos poi favorevole al mega radar e amico degli americani.
La notizia più importante, invece, è l’ammissione dell’assessore Bianchi sull’impossibilità di approntare regionale il Bilancio 2014. Su questa vicenda le notizie non sono chiare.
Il nostro giornale segue le vicende del bilancio sin dallo scorso agosto. Da quando il ‘bozzone’ è stato consegnato ai dipartimenti della Regione. Già allora segnalavamo l’anomalia di uno schema di manovra molto discutibile.
Nel ‘bozzone’ si ricalcava quanto fatto nella redazione del Bilancio di quest’anno: spese di funzionamento della ‘macchina’ nel Bilancio (stipendi del personale, pensioni, sanità, spese obbligatorie), mentre tutti gli altri settori dell’amministrazione sono ‘sdivacati’ (leggere piazzati) in Finanziaria.
Con il particolare, tutt’altro che secondario, che quasi tutti i settori dell’amministrazione (precari, forestali, beni culturali, eccetera) sono a zero euro.
Anche per il Bilancio 2013 – cioè di quest’anno – è stata seguita questa impostazione, con tagli pesanti a tutti i settori dell’amministrazione (basti pensare che, quest’anno, i tagli nei beni culturali hanno sfiorato l’80 per cento).
La novità nella manovra del prossimo anno, rispetto a quest’anno, è che nei settori dell’amministrazione non ci sono tagli: non c’è nulla. Come abbiamo detto, zero euro per tutti i settori dell’amministrazione.
Non solo. Anche nel ‘bozzone’ si prevede il solito ‘regalo’ di 800-900 milioni di euro al Governo nazionale.
Di 800-900 milioni di euro da versare a Roma parla oggi l’assessore Bianchi. Fa riferimento a un ulteriore esborso di 800-900 milioni di euro da dare al Governo nazionale, oltre agli 800-900 milioni di euro previsti dal ‘bozzone’? O parla degli 800-900 milioni di euro previsti dallo stesso ‘bozzone’?
Allora: se, oltre agli 800-900 milioni di euro previsti dal ‘bozzone’ c’è da versare a Roma altri 800-900 milioni di euro, beh, i 90 parlamentari di Sala d’Ercole possono andare a casa da subito, perché a gennaio mancherebbero un miliardo e 600-un miliardo e 800 milioni di euro e sarebbe impossibile andare avanti.
Ma se si tratta degli 800-900 milioni di euro previsti dal ‘bozzone’ di agosto, la parole di Bianchi sarebbero un po’ strane. Perché questi ‘numeri’ sono noti già da agosto. Proprio quando Bianchi – sui giornali – annunciava i conti regionali a posto e un bilancio 2014 da approvare entro il 31 dicembre di quest’anno.
Stiamo cercando di capire che cosa sta succedendo. Anche se la nostra posizione i lettori di LinkSicilia la conoscono già da tempo.
A nostro avviso, la situazione finanziaria della Regione è gravissima. Quest’anno c’era un ‘buco’ di 1 miliardo di euro. Questo miliardo è stato diluito o ‘spalmato’ in più ‘rate’. Un altro miliardo – per la precisione, 914 milioni di euro – se l’è preso Roma nel nome della disastrosa Unione Europea.
Per il 2014, con un ulteriore prelievo di 900 milioni di euro da parte del Governo nazionale, fare il Bilancio diventa impossibile. Ma questa notizia era già nota ad agosto. Quando l’assessore Bianchi diceva che, invece, era tutto a posto.
Ora arrivano le dichiarazioni dello stesso Bianchi. Fa riferimento ai 900 milioni già ‘accantonati’ più un altro prelievo di 800-900 milioni di euro? O stiamo parlando dei soliti 900 milioni di euro che, per il Governo Crocetta, ad agosto, non erano un problema e adesso sono un problema?
Le risposte dovrebbero arrivare nelle prossime ore. In ogni caso, complice un Governo regionale inadeguato, la Sicilia si avvia a grandi passi verso uno scenario che potrebbe non escludere il commissariamento.
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