Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Sicilia stoppa la chiusura del punto nascita di Cefalù. Uno schiaffo, per l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, che aveva disposto la chiusura del reparto di Ostetricia. Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento presentata dal Comune di Cefalù. Così, almeno, per ora, il progetto del governo regionale finisce in stand-by.
La chiusura del punto nascita di Cefalù annunciata dall’assessore Russo ha suscitato aspre proteste da parte degli abitanti di una delle più importanti città turistiche della Sicilia. L’amministrazione comunale, recependo il malcontento della popolazione, è passata alle vie legali, presentando un ricorso al Tar. Che stamattina ha accolto la richiesta di sospensiva dell’atto di Russo. I giudici amministrativi entreranno nel merito nel giugno del 2013. Ciò significa che da qui al prossimo anno il reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Cefalù rimarrà aperto (e forse anche dopo, perché nel prossimo anno non ci sarà più il governo Lombardo.
Intanto i cittadini di Cefalù tirano un sospiro di sollievo. L’assessore Russo aveva disposto la sospensione del punto nascita dell’ospadale di Cefalù perché non raggiunge i 500 parti all’anno, il tetto minimo fissato dalle tabelle ministeriali. Contro il taglio si sono espressi i sindaci del comprensorio che, tramite gli avvocati Pasquale Di Paola e Agostino Terregino, hanno impugnato davanti al Tribunale amministrativo regionale il decreto sulla rimodulazione della rete ospedaliera.
Alla luce del pronunciamento del Tar si riaprono i giochi per le altre aree della Sicilia nelle quali sono stati soppressi i punti nascita. A cominciare dalle aree svantaggiate della Sicilia. Il ragionamento è semplice: se il Tar ha concesso la sospensiva del provvedimento ad un Comune tutto sommato ricco come Cefalù, a maggior ragione dovrà concederla ad una zona svantaggiata, come, ad esempio, le Isola Eolie. E’ noto che il governo regionale ha disposto la chiusura del punto nascita a Lipari. Un provvedimento che ha suscitato le proteste degli abitanti delle Eolie – e soprattutto di Lipari – che si sono visti privare di un servizio sanitario importante. Da qui la possibilità che il Tar ripristini il punto nascita anche a Lipari.
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