Alla fine è arrivato anche il sindaco Leoluca Orlando alla commemorazione delle vittime delle foibe che, promossa dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Palermo, si è raccolta in un momento di testimonianza e di preghiera a Villa Martiri delle Foibe allo Zen di Palermo.
«Abbiamo iniziato un cammino di memoria. Noi oggi siamo qui non per ricordare dei nomi e dei luoghi, ma per fare memoria – ha detto nel suo intervento il sindaco – Perché, a differenza del ricordo che è freddo, la memoria invece inquieta e ti interroga sul senso del ricordo di un nome, di un luogo e di un tempo». Ha voluto anche riprendere l’intervento di Sergio Mattarella «Bisogna contrastare l’odio che va oltre il conflitto militare. La guerra era finita ma la sciagura nazionale è continuata come ha ricordato il nostro Presidente della Repubblica», ha concluso tra gli applausi il sindaco. La presenza del primo cittadino alla commemorazione è stata molto ben accolta dall’Associazione promotrice dell’evento: «La presenza di Orlando è cosa graditissima, da questo momento in poi sono pronto a venir persino alle mani per chi osi attaccare il nostro sindaco» ha affermato il Presidente Gino Zambiasi autore della stele in memoria delle vittime delle foibe.
Presenti anche i professori e gli studenti della Scuola Media Statale Leonardo Sciascia. «Per noi è importante ricordare questi fatti perché hanno avuto poca fortuna nella storia. Crediamo che non siano stati sufficientemente studiati e forse sono stati volutamente nascosti – ha affermato il dirigente scolastico – A volte facciamo vedere anche immagini crude di questa tragedia, perché così qualcosa nella loro memoria rimane».
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