SECONDO L’ORGANIZZAZIONE SINDACALE, QUALCUNO POTREBBE ESSERE CHIAMATO A RISPONDERE DI DANNO ERARIALE
Nel marasma generale che ha incasinato la Formazione professionale siciliana si scopre che, dallo scorso primo aprile, la Sicilia è senza Commissione regionale per lImpiego (Cri), nel frattempo scaduta. In questo momento il Governo regionale e gli assessori al Lavoro ed alla Formazione professionale, nello specifico, decidono sulla materia del lavoro e della Formazione professionale senza alcun confronto con il partenariato ufficiale, così come previsto dalle disposizioni normative nazionali e regionali.
Siamo di fronte allennesimo esempio di un governo regionale, quello del presidente Rosario Crocetta, inadeguato al quale pare essergli sfuggito il controllo sul settore della Formazione professionale oltre che sulla complessa materia del Lavoro.
Qualcuno ha riferito allassessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno, che spetta al lui lonere della ricostituzione della Commissione regionale per limpiego? Consesso che, per la verità, è rimasto fuori per troppo tempo dalla discussione dei grandi temi che afferiscono al settore della Formazione professionale.
Anche per tale ragione dal mondo sindacale è partita una nuova richiesta volta a istituire la Commissione deputata allesame di tutte le fattispecie riguardanti il settore della Formazione professionale.
A denunciare la mancata costituzione del massimo consesso regionale in materia di lavoro e formazione professionale in Sicilia, il sindacato Sinalp che ha anche diffidato lassessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, a costituire, in assenza della Cri, la Commissione regionale dei lavoratori della Formazione professionale prevista dallarticolo 15 della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976.
La richiesta del sindacato è nata dalla considerazione che, a partire dal primo aprile 2014, sono scaduti i termini di cinque 5 anni inerenti le funzioni della Commissione regionale per limpiego sanciti dal decreto assessoriale n.208/2009 del primo Aprile 2009 a firma dellassessore pro tempore, Carmelo Incardona.
La diffida ad adempiere – ha ricordato Mario Mirabile, segretario regionale Interventi formativi del Sinalp – nasce dalla necessità di garantire la certezza del diritto visto che, ai sensi dellarticolo 3, comma 1, della legge regionale n 36/90, alla richiamata Cri erano stati attribuiti anche i compiti assegnati alla Commissione Regionale per la Formazione Professionale dei lavoratori istituita ai sensi dellart. 15 della l.r. n. 24/76.
Tra i compiti della citata commissione vi è quello di esprimere pareri, come previsto dallarticolo 11 della citata legge regionale n.24/76 sulla definizione degli ordinamenti didattici, delle condizioni di ammissione ai corsi, della durata complessiva dei cicli formativi e dei singoli corsi, del numero giornaliero e settimanale delle ore di insegnamento, nonché della ripartizione delle ore fra insegnamento teorico ed esercitazioni pratiche, nell’ ambito delle disposizioni delle leggi dello Stato e delle direttive della Comunità economica europea.
Larticolo 15 che la istituisce indica anche le altre attribuzioni della citata commissione che richiamiamo di seguito. La commissione ha il compito di esprimere pareri e di avanzare proposte relativamente ai piani di formazione professionale, alla misura degli interventi a favore degli allievi, alla spesa di materiale didattico e di rapido consumo per ogni tipo di corso, alle norme che regolano la gestione, lo svolgimento ed il finanziamento dei corsi, alla misura massima degli ammortamenti per ogni tipo di attrezzatura dei centri e all’ acquisto di macchinari ed attrezzature, agli ammortamenti, alla manutenzione degli immobili, all’ampliamento e riammodernamento dei centri ed all’organizzazione e gestione dei centri e dei corsi di formazione professionale.
Il Sinalp ha denunciato come lassessore Scilabra, oramai da un mese, abbia omesso di istituire la commissione regionale dei lavoratori della Formazione professionale.
Lomessa costituzione di tale importante organismo – ha aggiunto Mirabile – potrebbe comportare danni rilevanti al pubblico erario in ordine alla instaurazione di eventuali contenziosi e richieste di risarcimento danni. Per tale ragione abbiamo trasmesso – ha concluso – latto di diffida e messa in mora con lintimazione ad adempiere ai sensi dellarticolo 328 del Codice penale alla procura regionale della Corte dei Conti per gli eventuali approfondimenti del caso.
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