Il ritorno del Consiglio comunale «senza filtri virtuali» Pogliese: «Siamo stati a ventre a terra a combattere»

«Finalmente ci ritroviamo de visu, senza filtri della comunicazione virtuale». Comincia così il primo discorso dal vivo del sindaco di Catania Salvo Pogliese dopo il lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus. E proprio questo è il tema del primo Consiglio comunale che, dopo il flop della seduta che era stata fissata per la scorsa settimana, si riunisce a Palazzo degli elefanti. «Abbiamo vissuto un’esperienza che mai avremmo pensato, c’è stato un impegno totalizzante da parte di tutti. Non siamo stati in smart working ma in trincea e a ventre a terra a combattere», ha detto il primo cittadino parlando al microfono senza mascherina. Alle sue spalle il presidente del civico consesso Giuseppe Castiglione. Nell’aula consiglieri e assessori seduti in modo da rispettare il distanziamento sociale

Per fare il primo bilancio consuntivo, Pogliese parte dai dati sanitari e snocciola i numeri dei contagi da Covid-19 aggiornati a questa mattina. In provincia sono risultate positive 774 persone, di cui ancora oggi 74 sono contagiate e 21 ricoverate; i decessi registrati sono 95 e i pazienti guariti 605. Nel capoluogo etneo, dei 263 positivi ci sono ancora 15 contagiati e si sono contati 40 morti. «La nostra città – ha proseguito il sindaco – ha conquistato la non qualificante medaglia d’oro in Sicilia». In effetti, quello del Catanese nell’Isola è stato il territorio con i dati peggiori. «Dati da addebitare al primo focolaio che si è registrato in una facoltà dell’Università (Agraria, ndr) e alla contestuale presenza di infrastrutture, come l’aeroporto e il porto». 

Dall’emergenza sanitaria si passa poi al dramma economico e sociale. «Rischiamo di pagare un prezzo altissimo – ammette il sindaco senza mezzi termini – perché il nostro tessuto sociale ed economico non è di certo solido come quello dell’opulento nord». Prima di guardare al futuro, il primo cittadino ha voluto ripercorre tutte le iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale negli ultimi tre mesi. «Non ci siamo risparmiati in termini di impegno e di generosità». Dall’iniziativa Catania aiuta Catania ai buoni spesa, dalla sospensione di alcuni tributi da pagare all’estensione dell’area storico-ambientale per la richiesta di suolo pubblico per le attività di ristorazione fino alla sospensione del pagamento della sosta sulle strisce blu (fino allo scorso 17 maggio). 

«Abbiamo usato questi mesi per alcune iniziative qualificanti – annuncia il sindaco – In particolare, abbiamo avviato l’iter per immaginare una gestione pubblico-privata di siti museali della città». Il territorio che l’amministrazione ha preso a esempio e a cui si è ispirata è Agrigento. «Dall’1 gennaio 2021 anche qui coinvolgeremo una realtà privata tramite una procedura di evidenza pubblica. Così – sostiene Pogliese – creeremo 30 posti di lavoro e, nello stesso tempo, miglioreremo anche servizi con l’introduzione di innovazioni tecnologiche: dai biglietti elettronici al un coffee book al Castello Ursino». Con la bella stagione più che alle porte, Pogliese rivolge l’ultimo pensiero al «programma articolato a cui stiamo lavorando per l’estate catanese, ovviamente stando alle regole del gioco. Immaginiamo anche altre iniziative per la fase 3 – conclude – ma senza dimenticare, come invece fanno molti, che noi viviamo anche il dramma del dissesto». 

Marta Silvestre

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