I NOSTRI LETTORI CI CHIEDONO ‘LUMI’ SUL CAMBIO DELLA GIUNTA. DICONO CHE LA PUPIATA SU ANGELO VILLARI NON ESAURISCE IL PROBLEMA. COSI CI TOCCA ACCONTENTARLI
Un lettori ci scrive e ci chiede: bene, Angelo Villari è l’ultima invenzione di Rosario Crocetta e del senatore Giuseppe Lumia. E’ vicino a loro e proveranno a infilarlo in Giunta come esponente del PD siciliano. Ma è tutto qui il rimpasto del Governo?
L’argomento non ci appassiona. Ma siccome i messaggi che ci sollecitano a trattare questo tema sono tanti, beh, vi accontentiamo.
Cominciamo dalla fine. Sì, dalla fine, per dire che questa storia del rimpasto della Giunta tra Crocetta e Lumia da una parte e il PD dall’altra parte finirà a ‘bordello’. Non può che finire a ‘bordello’. Perché Crocetta, Lumia e gli ‘industriali’, che stanno affossando la Sicilia, su un punto non molleranno mai: le poltrone.
Incapaci di governare, governatore, senatore e ‘imprenditori’ sono invece abilissimi nell’organizzare giochi di ‘Palazzo’ e sceneggiate varie per tenersi le poltrone. Ieri il nostro giornale ha dato due notizie che solo apparentemente sono slegate.
Da un lato – in un lungo approfondimento di Roberto Sciascia – viene spiegato come, negli ultimi anni, sono letteralmente spariti 600 milioni di euro di fondi europei nel nome dell’emergenza rifiuti. Emergenza che è rimasta tale. Tant’è vero che in tantissimi Comuni della nostra Isola i rifiuti danno ancora bella mostra di sé lungo le strade. E se guardate ai numeri della raccolta differenziata dei rifiuti, vi accorgerete che la Sicilia resta ‘salda’ agli ultimi posti.
La dimostrazione, quasi matematica, che in Sicilia – per l’immondizia, ma anche per altre ‘emergenze’ – i soldi spariscono, ma le ‘emergenze’ restano tali e quali. Non è un caso se oggi, come vent’anni fa, l’immondizia, in Sicilia, viene sotterrata nelle discariche che inquinano ambiente e falde acquifere.
Il problema della politica siciliana è quello di andare a gestire queste ‘emergenze’: a questo servono i ‘rimpasti’: levati tu che mi ci metto io…
La politica, in Sicilia, non ha mai brillato. Ma negli ultimi anni, come hanno giustamente notati i magistrati della Corte dei Conti, la frenesia di arricchimento, del fottersi i piccioli, ha raggiunto livelli mai visti prima. Soltanto un osservatore disattento non coglie il legame tra le pesanti condanne comminate ieri dalla magistratura contabile a politici e burocrati sulla gestione della formazione professionale e le relazioni che ogni anno la stessa Corte dei Conti rifila alla politica, soprattutto in sede di ‘parificazione’ del Bilancio.
La condanna di ieri – pesantissima – dovrebbe suonare, per la politica siciliana, come un campanello d’allarme. Della serie: non potete continuare a rubare così: una parte, almeno una parte anche minima della gestione del denaro pubblico dovrebbe essere utilizzato nell’interesse pubblico.
Ad onor del vero, il PD siciliano sta provando a ripristinare un po’ di ‘politica’ in Sicilia. Noi non siamo mai teneri non tanto verso il Partito Democratico, quanto verso alcuni dirigenti siciliani di questa forza politica. Ma dobbiamo ammettere che questo Partito sta provando a mettere un freno alla frenesia del potere dei vari Crocetta, Lumia e ‘industriali’ vari, che da quando hanno acchiappato la Regione, al di là delle chiacchiere e delle buste con pallottole, non hanno fatto altro che farsi i cavoli propri (la dizione sarebbe un’altra…) alla grande, sbattendosene pressoché totalmente dell’interesse pubblico.
Certo, sono bravi. Tolto Lumua, che è troppo sputtanato per essere credibile, gli attuali ‘manovratori’, quando sono alle strette, trovano sempre il modo di allentare la morsa. Ecco una bella intervista dell’industriale-professionista-antimafia di turno che s’improvvisa ‘terzo’, rispetto al mangia-mangia del quale fa parte a pieno titolo, per ‘filosofeggiare’: bisogna fare questo, bisogna cambiare quello, sviluppo, occupazione, moralizzazione e bla bla bla.
Certo, poi ci sono tutte le categorie sociali alle quali l’attuale Governo regionale non ha dato risposta, in parte perché in tutt’altre faccende affaccendato, in parte per manifesta incapacità. Così, davanti a scioperi, sedi degli assessorati regionali occupati, migliaia di personale non pagate, Pip ricchi sfondati che non rinunciano all’indennità, infermieri precari licenziati, grandi imprese che chiedono sedi sennò minacciano di andarsene dalla Sicilia, agricoltori alla fame, operai licenziati che aspettano il Godot della reindustrializzazione (Termini Imerese con il culo a terra, ma da spremere ancora un po’ con altre illusioni-minchiate-auto-elettriche-in-arrivo, almeno fino al voto delle imminenti elezioni europee), insomma, mentre infuria tutto questo casino sociale, improvvisamente, come una catarsi, si materializza una busta con pallottola intercettata dal ‘Mossad’ di Palazzo d’Orleans (mica i Servizi segreti ‘deviati’ italiani, che sanno solo organizzare ‘trattative’ sgamate da quei monelli dei magistrati che ascoltano persino le telefonate-trafelate del Quirinale: cose molto più ‘serie’…).
Per carità, non vorremmo essere fraintesi: tutte cose vere sono. Vere intimidazioni. Che, però, vanno viste e lette nel caotico e imperscrutabile incedere degli eventi. Con l’arrivo della busta con pallottola, oplà: tutti sull’attenti a battere le mani, come in una canzone di Bennato: “Avanti vieni qui, su non fare così, non lo vedi quanti cari bambini…”.
E’ in questo scenario, cari lettori che ci scrivete e ci chiedete ‘lumi’ sul rimpasto della Giunta regionale, che dovrebbe andare in scena il cambiamento degli assessori. Ma ve l’immaginate Crocetta & Lumia che perdono l’America degli assessorati regionali? Siete senza cuore…
Prendere Lumia e Antonello Cracolici. Da cinque anni a questa parte ne hanno combinate di tutti i colori. Sono in uscita, ma non vogliono uscire. Impegnatissimi, in questi giorni, in un gioco: restare in Paradiso a dispetto dei Santi.
Lumia è in vantaggio. Grazie all’operazione Crocetta-Confindustria Sicilia-presidenza della Regione si rotola nel formaggio del potere. Non ha voti. Il PD siciliano, che non lo ama, si è persino accontentato di non avere sottosegretari pur di non vederlo nel Governo Renzi.
Lumia sa che è all’ultimo giro. E infatti vorrebbe candidarsi alle elezioni europee e arraffare la poltrona di eurodeputato. Dove, è noto, la diaria parlamentare raddoppia come a ‘Rischiatutto’ quando i concorrenti rispondevano alla domanda ‘rischio’.
Lumia ha già chiuso accordi – o quanto meno s’illude di averli chiusi – con Totò Cardinale da Mussomeli e Lino Leanza da Maletto. Lo voteranno. Così gli avrebbero detto. Ma ecco che Cracolici – anche lui ormai in uscita – pone la sua candidatura. Il messaggio di Antonello a Peppe è chiaro: fammi diventare assessore nella Giunta Crocetta che io, di diritto o di rovescio, da assessore regionale un altro ‘giro’ da parlamentare me lo faccio. E io, in cambio, non mi candido e ti voto…
E gli altri?, ci chiedono i nostri lettori. Quali altri? Le altre poltrone? L’abbiamo scritto un sacco di volte: la bella Nelli è intoccavbile: garantisce Lumia, garantisce Confindustria Sicilia, è la certezza che le risorse del Fondo sociale europeo 2014-2020 verranno spese bene…
Mariella Lo Bello non si tocca: per Crocetta e Lumia ha tradito Mirello Crisafulli e Angelo Capodicasa. Appena esce dalla Giunta, quelli la rimandano a fare la sportellista alle Poste. Mariella non si tocca. Poi ora che si è messa a fare filosofia teoretica sugli appalti è ancora più intoccabile…
Esterina sempre in piedi? Ester Bonafede non si può sostituire. Lì una guerra scoppierebbe. Cose da rompere.
Togliere Michela Stancheris dal Turismo? Ma come: Lumia e Crocetta hanno trovato il modo di controllare pure quest’assessorato e adesso lo diamo in pasto al PD? Così, senza prima eleggere Lumia al Parlamento europeo? Ma siamo pazzi?
A casa Mariarita Sgarlata? Perciò, Lumia e Crocetta stanno riorganizzando il Megafono – non si sa mai – e dovrebbero mollare proprio ora l’assessorato ai Beni culturali? Ora che hanno promesso ai ‘famosi’ 400 di promuoverli sul campo dirigenti mollano tutto prima del voto? Cerchiamo di essere seri!
Togliere Linda Vanchieri dall’assessorato dei bandi? E Crocetta e Lumia farebbero uno sgarbo del genere a Confindustria Sicilia? Ragazzi, la vita non è sogno. Chi lo sentirebbe, poi, Antonello Montante?
Togliere Nicolò Marino? Insomma. A qualcuno farebbe piacere. Però pesante la cosa è!
Bene: togliamo Luca Bianchi dall’Economia. Senza prima avere acchiappato il mutuo? Le burocrazie ministeriali s’incazzerebbero assai. Prima vediamo di sistemare ‘sta rapina del mutuo. Poi magari si vedrà.
Sì, ci dicono i nostri lettori: voi di LinkSicilia, appena si parla di rimpasto della Giunta Crocetta ne avete sempre una per tenere tutti dentro ‘sti assessori. Vai a spigare ai nostri lettori che non siamo noi. Perché allora scriviamo che ‘sto rimpasto finirà a bordello? Perché Crocetta & Lumia non possono perdere potere (chissà perché ogni volta che sul computer dobbiamo scrivere la & di Crocetta e Lumia sbagliamo e pigiamo il tasto sbagliato: $: sarà un segno del destino?).
Divagazioni esoteriche a parte, Crocetta & Lumia (con il tasto giusto) non possono sacrificare per la bella faccia del PD gli amici ‘industriali’. E, soprattutto, non possono cedere ‘pezzi’ prima del voto alle europee.
Guardateli, Crocetta & Lumia (sempre tasto giusto): da un anno allungano il sugo con le Province. Perché un anno fa hanno eliminato Presidenti e Consigli provinciali? Per fare la riforma? No: per commissariarle. E con la legge a metà approvata di recente dall’Ars resteranno commissariate per almeno un altro anno. Controllate da Crocetta e Lumia. Ovviamente. Potenza dei commissariamenti che solo gli uomini e le donne senza cuore della Corte dei Conti possono criticare.!
Ragazzi: sommando poltrone su poltrone Crocetta & Lumia s’illudono di fare voti. Dobbiamo togliergli anche questi sentimenti foscoliani?
Meno male che Crocetta & Lumia, previgenti, con grande umanità (o Humanitas?) hanno ‘sfilato’ Lino Leanza dall’Udc. Con la promessa di un assessorato. Idea: Patrizia Monterosso, sulla quale si sta scatenando una canea dopo la sua condanna, la facciamo assessore in quota Lino Leanza: e tutti vissero felici e contenti!
Un lettore ci scrive: “Ve lo dico io come finisce ‘sta bordelliata del rimpasto della Giunta Crocetta: la prossima settimana il Commissario dello Stato impugnerà la ‘riforma’ delle Province e ci sarà bordello; Crocetta chiederà al PD di approvare la legge sul mutuo truffaldo da quai un miliardo di euro e ci sarà altro bordello; poi vorrà approvata la legge sulle variazioni di bilancio: altro bordello ancora. Poi arriveranno le elezioni europee e il PD si attaccherà al tram…”.
Possibile?
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