Il Rettore a tavola (rotonda) con l’Università

«Ho ritenuto opportuno convocare questa assemblea per fare il punto su quanto ho fatto in questi primi mesi e per ascoltare critiche e suggerimenti sul lavoro che dobbiamo fare». Queste le parole con le quali il rettore Antonino Recca ha aperto l’assemblea d’Ateneo convocata ieri nell’auditorium dei Benedettini. «Vorrei che voi vi sentiste seduti dove sono io – ha proseguito Recca rivolgendosi ai numerosi docenti presenti – e io dove vi trovate voi per un confronto alla pari». In un auditorium che non ha visto un’alta affluenza di studenti, il Rettore ha puntato il suo intervento iniziale su alcuni punti fondamentali quali le somme a disposizione delle facoltà per i nuovi bandi di concorso per docenti e ricercatori, il decentramento e le questioni relative didattica e ricerca.

 

«Gli ultimi anni hanno visto un trend enfatizzato dalla diminuzione delle risorse per gli atenei – ha introdotto il Rettore – per cui quello che si programma per gli anni futuri talvolta è smentito dalle risorse che diminuiscono rispetto alle previsioni». Toccando questo tasto dolente Recca ha affrontato il tema dei “punti organico”, cioè quelle somme destinate alle Facoltà per bandire concorsi per professori ordinari, associati e ricercatori. «Nei fatti – ha proseguito il Magnifico – ci siamo resi conto che non tutti i punti organico assegnati erano immediatamente disponibili». Se, quindi, tutte le Facoltà decidessero adesso di bandire tutti i concorsi previsti per nuovo personale, “spendendo” tutti i punti che sono stati assegnati dalla delibera nel marzo 2005, l’Ateneo non disporrebbe della liquidità per poterli coprire. Su questa precisazione, però, il Rettore ha chiarito tutti i dubbi, ribadendo fortemente che «le Facoltà che non abbiano sfruttato tutti i punti a loro disposizione, hanno il diritto di usufruirne, per cui – continua Recca – si è deciso di non toccare le disponibilità assegnate, solo – conclude – chiediamo all’Ateneo di razionalizzarne la spesa nel 50% per il 2007 e la parte restante nel 2008». Oltre questo, il Rettore ha sottolineato che «eventuali somme liberate, ad esempio, per pensionamenti non previsti, verranno riaccreditati all’Amministrazione e sfruttati, secondo le necessità delle Facoltà, per garantire i punti organico».

 

Il Magnifico si è poi rivolto al tema del decentramento, aggiornando la platea sulla delicata situazione con il Consorzio ennese. «Non è più possibile continuare a lavorare, come abbiamo fatto, credendo nella disponibilità di risorse che avrebbe dovuto versare il Consorzio ma che non sono più arrivate» ha detto Recca, che ha concluso con un appello rivolto alla «autonoma responsabilità delle singole Facoltà», le quali dovranno anticipare per l’anno prossimo le somme per supplenze e contratti, o diminuire il budget, «se il Consorzio non interverrà versando le somme che avrebbe dovuto versare all’Ateneo catanese».

Prima di passare la parola ai colleghi per interventi e domande, il Rettore ha precisato il lavoro svolto «per migliorare la situazione. Si è insediata la Commissione paritetica per la didattica – ha continuato Recca – che comprende un numero uguale di eletti tra gli studenti e i docenti, e a breve – conclude – partirà la Commissione per l’organizzazione d’Ateneo».

 

Senza fare mancare qualche parola di apprezzamento per il neonato Bollettino d’Ateneo, che già fa registrare record di visite sul sito, il Magnifico ha invitato poi chiunque volesse ad intervenire per proporre suggerimenti e problemi concreti che si vivono nel mondo accademico.

Non è mancata qualche piccola polemica, tirata fuori da una studentessa di Lingue, sul recente accordo firmato con La Sicilia (alla quale Recca ha risposto che, nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse, questo accordo permette di risparmiare la metà dei fondi investiti l’anno precedente dalle singole facoltà per inserzioni sul quotidiano, ndr) o sul bollo che gli studenti di Lingue e Lettere sono costretti a pagare per la presentazione dei piani di studio. Su quest’ultima questione la riserva del rettore che, sulla legittimità o meno di tale spesa, ha promesso di verificare la cosa. Durante gli interventi, il Rettore ha avuto modo di sottolineare con forza la sua contrarietà a continuare delle collaborazioni come quella con i corsi di tutoraggio a Gela ed è stato posto il grave problema dell’organizzazione didattica nella facoltà di Medicina, sul quale Recca è intervenuto dicendo che «fino ad ora si è potuto fare poco visto che la questione deve essere affrontata dalla Commissione paritetica che si è insediata da pochissimo, ma rimane un’urgenza da attenzionare».

 

Alla fine, la soddisfazione dei presenti si è fatta sentire, per un evento che non ha recenti precedenti in Ateneo e che il Rettore promette di «ripetere tre volte l’anno, una ogni tre mesi circa, per poter far parlare il maggior numero di colleghi sul lavoro che si dovrà fare per migliorare questa nostra Università»

Michele Spalletta

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