Sono due i fascicoli di approfondimento aperti dalla Procura di Messina per accertare se i decessi di due giovani musicisti messinesi, morti a distanza di meno di 24 ore l’uno dall’altro, possano essere dovuti a fattori esterni. O al contrario se si sia trattato di improvvisi malori e quindi di una tragica fatalità. Dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri pare prendere sempre più corpo questa seconda possibilità.
I militari dell’Arma, dopo aver effettuato delle ricognizioni nelle abitazioni di Antonio Grillo, il dj ventinovenne di Santa Margherita morto martedì, e di Giovanni Freni, 25enne rapper che abitava a Itala morto mercoledì, non avrebbero trovato elementi di contatto tra i due decessi. Né eventuali cause esterne che possano in qualche modo aver provocato le due morti. Sono stati ascoltati dai carabinieri i medici del 118 intervenuti nei due casi e anche i medici di famiglia, per verificare se i due musicisti soffrissero di patologie pregresse che potrebbero improvvisamente essersi manifestate.
Ascoltati anche genitori e familiari dei due giovanissimi e controllati i telefonini dei ragazzi per accertare eventuali contatti. Non sembra però al momento sia stato trovato nulla che possa aver influito in maniera determinante in questi decessi.
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