Il procuratore Salvi in visita al San Teodoro «Una bella struttura ed un lavoro meritorio»

«Siamo molto emozionati». I Briganti di Librino proprio non se l’aspettavano. Nel tardo pomeriggio di ieri, mentre fervevano i preparativi per il concerto in occasione del passaggio della Carovana antimafie, dal sentiero polveroso che conduce al campo San Teodoro è sbucato il procuratore capo Giovanni Salvi.

«È stato fatto un lavoro egregio – ha detto a Ctzen Salvi – è intollerabile che una struttura come questa sia lasciata al degrado». Una visita a sopresa che è durata quasi un’ora. Salvi ha voluto visitare tutto l’impianto: dalla club house Peppe Cunsolo, recentemente inaugurata, alla palestra, passando per il campo e persino per i bagni. Accompagnato da un gruppetto di collaboratori e guidato da Stefania Ferrara, dei Briganti, il procuratore non ha badato alle urla dei ragazzi che avevano appena finito l’allenamento. Si è fermato a giocare qualche secondo con Teo, il cucciolo di cane adottato dalla squadra di rugby. Ed ha promesso di tornare in compagnia del prefetto. «Io non ho poteri, non avrei gli strumenti giuridici per occuparmi di questo genere di cose. Ma possiamo rappresentare l’interesse della collettività e quindi parlare con il sindaco e col prefetto, che è sensibile a questi temi e può darvi una mano», ha affermato.

Il procuratore è rimasto piacevolmente sorpreso dalla struttura. «È bellissima – ha commentato – ci sono due splendide palestre, lo spogliatoio, le docce. Il lavoro fatto è meritorio. Per Librino sarebbe un passo avanti importante recuperare questa zona a servizio del quartiere». Quindi ha detto la sua sulla possibilità che proprio in quest’area venga realizzato il nuovo stadio (ipotesi che sembrerebbe al momento accantonata). «Il discorso è molto semplice e vale in generale. Se viene approvato il piano regolatore, un piano serio che qui prevede la costruzione dello stadio, che si faccia. Ma la cosa insopportabile è che strutture di questo genere vengano lasciate al degrado. Questo non è tollerabile. Ma finché non si decide, meglio che questa struttura funzioni e che funzioni bene».

Quello da evitare è l’abbandono. «Anche perché è una pessima lezione per chi guarda», ha continuato Salvi che si è soffermato in una considerazione più generale sul quartiere. «Librino ha una struttura urbanistica molto bella, se fosse curato con l’attenzione che merita non sarebbe per niente un quartiere brutto: ha strade, verde che potrebbe essere mantenuto, sta su una bella collina, con un’ottima vista. L’importante è avere un po’ di testa che guarda avanti». Infine la promessa ai Briganti e un messaggio di speranza. «Tornerò a vedere le squadre che si allenano, il rugby è un bellissimo sport, insegna ad essere determinati e coraggiosi, ma corretti e questo è molto bello». Miracoli della Carovana antimafie.

Salvo Catalano

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