«È
un posto straordinariamente bello. È stata una grande opera quella di restauro e ripristino della maestosità del Duomo. È davvero una grande realizzazione ed è un segno di positive energie che la Sicilia esprime, che il nostro Paese può esprimere». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi in visita alla cattedrale di Noto, loda il restauro, a 20 anni dal crollo di gran parte della cupola della chiesa del Giardino di pietra, avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 marzo del 1996. «È un segno della sua tradizione culturale – ha aggiunto il capo dello Stato – della sua capacità di riscatto nel reagire ad un disastro come quello del crollo con una capacità di progettazione artistica e culturale straordinaria».
Mattarella è stato accolto sul sagrato della cattedrale da centinaia di studenti al grido di «Presidente, presidente», dall prefetto di Siracusa
Armando Gradone, dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, dal vescovo di Noto, Antonio Staglianò, e dal sindaco Corrado Bonfanti. Ad accompagnarlo c’era il ministro dei Beni e le attività culturali, Dario Franceschini. «È una grande prova dell’Italia che ha un grande passato ma anche un grande futuro – ha affermato il ministro -. C’è arte contemporanea mescolata al barocco. Veramente una grande prova per il Sud e la Sicilia».
Il sindaco Bonfanti ha raccontato
i momenti della visita di Mattarella. «È stata molto dettagliata, alla presenza di Sgarbi e del professor Buranelli: si è soffermata molto sulla storia sul significato sulle tradizioni legata all’Arca di San Corrado. E ringrazio i portatori che hanno permesso questa esposizione solo per il presidente Mattarella ha voluto vedere tutte le facce dell’arca e ha voluto conoscerne la storia ed è rimasto soddisfattissimo di questo monumento che torna alla fruizione definitivamente e al godimento degli occhi di chi deve leggere nelle varie declinazioni la bellezza di questa ricostruzione».
La chiesa è stata riaperta al culto nel 2007 dopo anni di scavi per recuperare migliaia di pietre. La complessa ricostruzione ha unito antiche tecniche di costruzione e moderne tecnologie sviluppate nel campo dell’ingegneria antisismica. Il 13 febbraio del 2011 furono inaugurati gli affreschi della cupola, realizzati da
Oleg Supereko, e le vetrate a tamburo, di Francesco Mori. La Cattedrale fa parte del Giardino di pietra, un insieme di monumenti di Noto realizzati usando l’arenaria nissena e palazzolese, per mantenere intatto il fascino e la bellezza del barocco protetto dall’Unesco come bene patrimonio dell’umanità.
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