Il ‘Patto di ferro’ Berlusconi-Renzi rafforzerà il Movimento 5 Stelle

NON SOLO. L’ASSE TRA FORZA ITALIA E PD APRE GRANDI SPAZI ALLA RIUNIFICAZIONE DI TUTTE LE ‘ANIME’ DELLA SINISTRA, DA RIFONDAZIONE A MARZO RIZZO, DA ITALIA DEI VALORI AI VERDI, DA UN’ALTRA STORIA DI RITA BORSELLINO AD AZIONE CIVILE DI ANTONIO INGROIA

Che Paese è diventato l’Italia? Ce lo chiediamo alla luce di quanto è avvenuto ieri in Parlamento. Parliamo, ovviamente, del Parlamento nazionale. Non ci riferiamo soltanto alla rissa tra deputati, ma al merito della questione: la ricapitalizzazione della Banca d’Italia, ovvero il ‘regalo’ che Forza Italia e PD hanno ‘confezionato per le banche e, come sostiene qualche osservatore, anche per assicurazioni e Partiti politici.

Ieri – anche se stampa e Tv ‘officiali’ fanno finta di nulla (e in questo notiamo con piacere una ‘comunanza di vedute’ tra il PD di Renzi e Forza Italia di Berlusconi – abbiamo perfettamente capito che l’accordo tra il Partito Democratico e il Cavaliere va ben al di là della legge elettorale truffaldina e incostituzionale denominata Italicum. Di fatto, Berlusconi e Renzi – che sono i veri ‘capi del nostro Paese – si sono spartiti pure la Banca d’Italia.

La mossa di Renzi è spregiudicata. A differenza di Bersani – che alla fine è un gran signore che ha sempre difeso le proprie idee – Renzi di idee non ne ha. Pur di raggiungere l’obiettivo fa accordi con tutti, anche con il diavolo. Non è da escludere che, una volta approvata la legge elettorale – e con l’accordo PD-Forza Italia non dovrebbe avere problemi – si sbarazzi di Letta per andare al voto.

Quello che sta succedendo, però, ci consegna con chiarezza uno scenario politico: oggi l’unica forza politica in grado di rappresentare gli italiani in Parlamento contro l’asse PD-Forza Italia è il Movimento 5 Stelle. Diciamo di più: nonostante la disinformazione organizzata che oggi protegge Renzi e Berlusconi, sono tantissimi gl’italiani che hanno perfettamente capito la deriva nefasta verso la quale il nostro Paese sta precipitando.

Il PD, oggi, è un contenitore dove c’è di tutto. Ma dove a comandare sono personaggi sempre più impresentabili, soprattutto per i tanti elettori di Sinistra. Questi ultimi si ritrovano ‘prigionieri’ di un contenitore con pessimi contenuti. Quali sarebbero, infatti, i ‘valori’ di Renzi? La spregiudicatezza, il fastidio per la democrazia, la voglia di smantellare quello che resta dei diritti dei lavoratori, la legge elettorale senza preferenze, il tornacontismo, il liberismo. E l’accordo con Berlusconi.

Oggi l’unico ostacolo al ‘Patto’ Renzi-Berlusconi è rappresentato dalla presenza del Movimento 5 Stelle. E questo spiega l’accanimento con il quale Tv e gionali, in queste ore, stanno cercando di mettere in cattiva luce i parlamentari grillini. Invece di parlare della vergogna della Banca d’Italia, utilizzata per foraggiare banche, assicurazioni e Partiti politici (ovviamente con i soldi dei contribuenti italiani!), si parla della ‘rissa’ provocata dai parlamentari grillini.

Già, la ‘rissa’ parlamentare. Come se fosse la prima! Invece di parlare di una presidente della Camera dei deputati – la signora Laura Boldrini eletta in Sicilia (la nostra Isola porta anche questa ‘croce’…) – che ha utilizzato uno strumento fascista per togliere la parola ai deputati del Movimento 5 Stelle, si parla della rissa.

Quella di Renzi e di Berlusconi, però, è un’illusione. Perché il ‘puzzo di cloaca’ che promana ormai l’accordo tra PD e Forza Italia si comincia ad avvertire in ogni angolo del nostro Paese. Anche se hanno contro Tv, quasi tutti i giornali e i poteri forti al gran completo, i grillini sono diventati un punto di riferimento per gli italiani – e sono tantissimi – che si rifiutano di restare invischiati nei giochi perversi di PD e Forza Italia.

Contrariamente a quello che dicono tanti giornali di regime – compresi quelli che fino a pochi giorni fa ‘smerdiavano’ un giorno sì e l’altro pure Berlusconi – noi siamo convinti che l’accordo PD-Forza Italia porterà al Cavaliere e a Renzi potere e denaro, ma gli farà perdere voti.

Vero è che i soldi portano voti – soprattutto senza il voto di preferenza: cosa, questa, che semplifica il ‘lavoro’ di chi deve acquistare il consenso, soprattutto nei quartieri popolari delle grandi città del Sud -: ma i soldi, in un elettorato motivato, possono pure portare nausea.

Ed è la nausea che noi avvertiamo, ad esempio, in tanti elettori del PD siciliano, prima nauseati da quattro anni di appoggio al Governo di Raffaele Lombardo voluto, soprattutto, da Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia; e oggi nauseati ancora più nauseati da quel vuoto politico a perdere rappresentato dal Governo regionale di Rosario Crocetta, dalla spregiudicatezza di Renzi e del suo manutengolo siciliano: quel Davide Faraone che prima è contro Crocetta e poi lo appoggia e che prima vuole prendere a calci Mirello Crisafulli e poi ci si allea.

Noi siamo certi che tanti elettori del PD siciliano, oggi, tra i disastri del Governo Crocetta, le giravolte trasformiste di Faraone e la spregiudicatezza di Renzi in coppia con Berlusconi si stiano chiedendo: ma noi, con questi, che cosa abbiamo a che dividere? Nulla.

Però di nulla, in politica, non si vive. E poiché gli elettori del PD cambiano solo se c’è una prospettiva di sinistra, sarebbe più che mai opportuno che tutti i soggetti della sinistra, oggi divisi in mille rivoli , provassero a trovare una sintesi politica.

L’operazione non è facile, perché sulle divisioni dei Partiti alla propria sinistra il PD ha costruito la propria miserabile fortuna. Come dimenticare, alla fine degli anni ’90, l’errore della scissione di Rifondazione comunista per andare ad appoggiare un Governo che, alla fine, avrebbe bombardato il Kosovo?
Ma oggi non serve rievocare il passato. Oggi – grazie all’accordo Renzi-Berlusconi – per la sinistra oltre il PD si apre una grande occasione. Rifondazione comunista, Marco Rizzo, Italia dei Valori, Verdi, Un’Altra Storia di Rita Borsellino, Azione civile di Antonio Ingroia devono trovare le ragioni dell’unità.

Berlusconi e Renzi, che sono due grandi ‘banditi’ della politica, credono di aver trovato la ‘pietra filosofale’ con lo sbarramento all’8 per cento. Ma nessuno impedisce a un ipotetico schieramento di sinistra fatto da Rifondazione comunista, Marco Rizzo,  Verdi, Italia dei Valori, Un’Altra storia, Ingroia di allearsi con il Movimento 5 Stelle. A quel punto gli basterebbe il 4 per cento: traguardo raggiungibile, togliendo di mezzo i rancori del passato e le divisioni.

 

Redazione

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