Giocare ogni tre giorni ha anche dei lati positivi. Reduce da una sconfitta, una squadra ha la possibilità di riscattarsi immediatamente. Opportunità che proverà a sfruttare il Palermo, chiamato nella sfida ad alta quota contro il Lecce in programma domani al Barbera alle ore 18 e valida per la ventisettesima giornata a rialzare la china in seguito al ko per 3-0 rimediato a Crotone e a riprendere il cammino verso la promozione in serie A. La gara con i salentini rappresenta una specie di bivio per i rosanero: in caso di vittoria, gli uomini di Stellone (terzi a quota 42) si porterebbero a +4 sulla formazione guidata dall’ex centrocampista rosa Liverani, metterebbero pressione al Benevento secondo in classifica e impegnato lunedì a Livorno e tornerebbero nuovamente in carreggiata dopo la battuta d’arresto di martedì sera in terra calabrese. Un mancato successo, che amplificherebbe contestualmente il disagio tra le mura amiche dove la squadra ha vinto solo una volta nelle ultime sei partite, aumenterebbe invece il suono del campanello d’allarme già scattato all’interno di un gruppo che sembra avere smarrito le certezze acquisite nel girone di andata e che con uno score di cinque punti nelle ultime sei giornate sta viaggiando ad una media praticamente da retrocessione.
I giallorossi, che battendo in casa il Verona nell’ultimo turno hanno dimostrato di avere assorbito la precedente sconfitta per 4-1 subita a Cittadella, proveranno a spingere i padroni di casa verso la seconda direzione. Diverso, ovviamente, il piano d’azione del Palermo intenzionato a neutralizzare le manovre dell’avversario e a creare le condizioni necessarie per seguire il binario giusto. Quello che, step by step, porta direttamente in serie A. «Cinque punti in sei partite obiettivamente sono pochi – ha ammesso Stellone nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato di Boccadifalco -, mantenendo questo trend non riusciremmo a rimanere a ridosso della zona promozione. Quando eravamo primi con cinque lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici potevamo permetterci delle pause, adesso con meno gare a disposizione sappiamo che il margine di errore è notevolmente diminuito e che non possiamo più commettere passi falsi anche perché la classifica in alto si è accorciata».
La sconfitta rimediata tre giorni fa brucia ancora: «A Crotone, dove nel primo tempo abbiamo tirato solo una volta, mi sarei aspettato di più ma abbiamo avuto il tempo di resettare e di valutare gli errori da non ripetere. Domani affronteremo una grande squadra (nella quale l’attuale allenatore rosanero giocò nella seconda parte della stagione 1998/99 contribuendo con 6 gol in 19 presenze alla promozione in A, ndr) e sono sicuro che la partita non la sbaglieremo». I salentini hanno legittimato finora la propria candidatura nella lotta per la promozione. «Il Lecce, che ha un entusiasmo riconducibile alla promozione dello scorso anno, gioca bene. E’ guidato da un allenatore bravissimo e anche qui verrà con l’obiettivo di imporre la propria manovra. Noi cercheremo di impedire ai nostri avversari di giocare come sanno. Dovremo pressarli alti sapendo che ci saranno anche momenti del match in cui, con umiltà, dovremo essere bravi ad aspettarli e a colpire nelle ripartenze».
Per la sfida di domani, che a livello ambientale è stata circondata in questi giorni da un’atmosfera molto più tiepida rispetto al fermento che ha caratterizzato l’attesa del big-match con il Brescia, i convocati sono ventitré. Nell’elenco, di cui fa parte anche il terzo portiere Alastra, non figurano Mazzotta e il neo-acquisto Gunnarsson («Lo abbiamo visto poco finora – ha dichiarato Stellone -, si allena da un paio di giorni in gruppo e abbiamo notato che ha buone qualità»), ancora non convocabile pur essendo stato tesserato. Il tecnico sembra intenzionato ad effettuare sei cambi rispetto alla formazione titolare proposta a Crotone. Il modulo sarà il 4-3-1-2 con Trajkovski sulla trequarti a supporto di Nestorovski e Puscas. Nella cerniera a tre di centrocampo, Jajalo sarà affiancato da Murawski e Chochev. In difesa, sull’out destro, Salvi agirà al posto di Rispoli. In porta, inoltre, tornerà Brignoli.
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