Il Palermo si prepara alla festa

Tra qualche ora, a Novara, il Palermo abbandonerà un campionato dominato dall’inizio dell’anno e con poche emozioni. La buona notizia è che i tifosi rosanero non hanno dovuto soffrire per troppo tempo. E’ passato meno di un anno da quel 12 maggio 2013 che fece ufficialmente precipitare il Palermo in serie B. I tifosi meno giovani oscillavano tra il ringraziamento per 10 anni vissuti come mai si sarebbero aspettati e la delusione mista a preoccupazione che tutto quanto fosse finito e che sarebbe ricominciato un lunghissimo purgatorio. Nonostante le tante soddisfazioni troppo nitido era il ricordo dei 30 anni passati a sospirare una promozione che sembrava non dovesse arrivare mai. Merito senz’altro della dirigenza rosanero aver fugato queste preoccupazioni ma se a Palermo oggi il clima è meno festante di quello del 29 maggio del 2004 non è soltanto perché l’attesa è stata breve ma anche perché la squadra che torna in A non è neanche lontana parente di quella di Toni e Zauli di Brienza e Grosso e soprattutto di Eugenio Corini. Toni e Grosso dopo appena due anni diventeranno addirittura campioni del mondo, e la stessa squadra con pochissimi accorgimenti arriverà trionfalmente in Coppa Uefa. Per quanto si possa essere ottimisti questo Palermo è proprio un’altra cosa. Al posto di Corini c’è stato un generosissimo Barreto, qualsiasi paragone tra Lafferty e Toni rasenta la blasfemia, uno come Zauli – e non solo tecnicamente, ma col coraggio di andare al Meazza alla seconda di campionato e non farsi pestare i piedi da gente come Zanetti, Cambiasso, Stankovic –  è introvabile anche tra molte squadre di A per non parlare di uno come Fabio Grosso, che tirò il rigore decisivo contro la Francia.

Insomma, passata la festa, sia dimessa o no, bisognerà mettere mano alla squadra in maniera consistente. E lo stesso allenatore sarebbe il caso si desse una regolata, perché un conto è vincere un campionato contro Latina e Lanciano, altro andare allo Juventus Stadium o a giocare contro il Milan.

Ma ci sarà tempo per queste considerazioni. Oggi è giorno di festa, vada il nostro ringraziamento a tutto lo staff tecnico e dirigenziale e alla generosità dell’intera formazione che ha saputo supplire a carenze tecniche con un’innegabile generosità. Il Palermo torna nel posto che gli compete, in alto i cuori.

Roberto Salerno

Recent Posts

Noto, si presenta all’ospedale con una ferita d’arma da fuoco alla gamba

Agguato a colpi d'arma da fuoco a Noto (Siracusa), dove un uomo è stato ferito…

7 ore ago

Licata, scontro in moto contro un autocarro: muore un uomo di 45 anni

Un uomo di 45 anni, Vincenzo Lo Vullo, originario di Licata, è morto in un…

8 ore ago

Acireale, chiusi due autolavaggi abusivi

La Polizia di Stato ha scoperto due autolavaggi abusivi. Sono stati scoperti dalla Polizia di…

11 ore ago

Palermo, raggirava anziani con la truffa del finto carabiniere. Arrestato 34enne

I Carabinieri della Stazione di Palermo Crispi hanno arrestato un 34enne di Pomigliano d’Arco (Napoli), ritenuto responsabile…

12 ore ago

Palermo, sparatoria al cimitero dei Rotoli: si cercano altri due complici dell’uomo che ha sparato

Sono in corso le indagini per stabilire il movente del tentato omicidio dell'operaio della Reset,…

12 ore ago

Cosa sappiamo della sparatoria a Catania alla vigilia di Natale. Il ferito e i colpi contro una coppia per farla accostare

Martedì sera, alla vigilia di Natale, a Catania un ragazzo di 20 anni è stato…

22 ore ago