Il Palermo saluta la A e anche Miccoli

Tutti i tifosi sono d’accordo: Miccoli è stato il miglior calciatore di tutti i tempi a vestire la maglia del Palermo. Non lo dicono soltanto in numeri, record di presenze (164) e di reti (73) segnate in serie A con la maglia rosa prima della partita di stasera, ma anche quell’attaccamento alla maglia e alla città dimostrato in tante occasioni.

Miccoli esulta. Foto tratta da www.radioradio.it

Miccoli è rimasto a Palermo anche quando sono andati via tutti, anche con allenatori di secondo piano o per lo meno non ancora affermarti. E anche quando l’aria di B scendeva cupa, piano piano, sullo stadio Barbera e su Via del Fante, nel corso degli ultimi 24 mesi.

Se ne va in un momento difficile sia per la società US Città di Palermo e sia per  Miccoli stesso, indiscusso capitano e uomo simbolo dei tempi migliori, ma oggi alle prese con le ristrettezze della gestione della squadra in serie B e con guai giudiziari, per i quali tutti i tifosi gli augurano un pronto chiarimento.

Preferiamo dunque ricordare il Miccoli migliore. Il Miccoli che segna a Torino contro la Juventus, a Milano contro l’Inter e contro il Milan, al Barbera con reti splendide, doppiette, triplette e goleade, giocate da grande campione, e ancora reti contro le “grandi”, oggi anche loro scese nella B dell’Europa a causa di una gestione dissennata e miope del calcio italiano.

Dunque nel saluto alla A e a Miccoli di stasera, il tam-tam dei tifosi rosanero è: “Tutti in piedi per applaudire e salutare il capitano con una grande ovazione”. Un’ovazione d’incoraggiamento in un momento oggi molto nero e poco rosa e nel quale si parla già di ricordi.

Si spera che stasera, nell’ultimo incontro di campionato contro il Parma, il Palermo sfoderi almeno l’orgoglio, chiudendo con una vittoria che sia un piccola luce rosa in una stagione scura e sciagurata, dove le soddisfazioni si sono contate con il contagocce e quasi sempre con Miccoli protagonista: la vittoria per 3 – 1 sul Catania, con un suo gol, quella per 4 – 1 sul Chievo, con una sua tripletta e il gol più straordinario della storia della serie A, segnato da Miccoli al volo da 60 metri e senza che la palla tocchi mai terra. E ancora le vittorie delle giornate in cui la speranza nella salvezza era rinata, contro Roma, Sampdoria e Inter dove se Miccoli non ha segnato una rete, ne ha però segnato il corso rappresentando sempre un punto di riferimento e un incoraggiamento continuo al resto della squadra.

 

Gabriele Bonafede

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