Il Palermo in casa della Lazio cerca la rivincita In casa ritmo Champions, trasferta tallone d’Achille

Dei 33 punti in classifica il Palermo ne ha ottenuti solo 8 in trasferta, frutto di una sola vittoria (a San Siro contro il Milan) e cinque pareggi (cinque anche le sconfitte). La conferma arriva dai numeri, specchio fedele dell’andamento di una squadra nell’arco della stagione: il ruolino esterno è, allo stato attuale, il tallone d’Achille della compagine di Iachini, il fattore che sta tarpando le ali ad una formazione pronta a spiccare il volo verso i quartieri nobili della classifica. I rosanero hanno tutte le carte in regola per puntare alla qualificazione all’Europa League ma, per legittimare le proprie ambizioni, devono invertire il trend lontano dalle mura amiche. 

E in questo contesto la gara contro la Lazio in programma domani alle ore 15 allo stadio Olimpico rappresenta un banco di prova molto importante. Un vero e proprio esame di maturità per un collettivo che, irrobustito da un rendimento casalingo a ritmo di Champions, cerca fuori i casa i requisiti necessari per la definitiva consacrazione. A Roma, contro i biancocelesti reduci dal blitz vincente di Udine, la missione non è impossibile soprattutto se all’Olimpico si presenterà il Palermo ammirato sabato scorso in occasione del brillante successo contro il Napoli ma, al di là di tutto, il compito assegnato ai rosanero non sarà semplice. 

Sulla loro strada, gli uomini di Iachini incroceranno un avversario competitivo, una squadra composta da giocatori di livello in tutti i reparti nonostante l’assenza per squalifica di un big come Felipe Anderson e in piena corsa per il terzo posto distante appena cinque lunghezze. Il coefficiente di difficoltà della gara, sul fronte rosanero, comprende anche il bagaglio di motivazioni che accompagnerà domani il tecnico Pioli. L’esperienza a Palermo è ormai una cartolina sbiadita nell’album dei ricordi del tecnico emiliano che, tuttavia, sarà stimolato dalla voglia di dimostrare le proprie qualità al cospetto di una società che nell’estate 2011 non gli diede la possibilità, dopo l’eliminazione ai preliminari di Europa League ad opera del Thun, di proseguire il proprio percorso sollevandolo dall’incarico prima dell’inizio del campionato. 

Il desiderio di rivincita, in ogni caso, fa parte anche della benzina che sarà utilizzata per mettere in moto la macchina rosanero. La sconfitta per 4-0 rimediata all’andata, risultato bugiardo per i valori emersi sul terreno di gioco, non è stata ancora digerita dagli uomini di Iachini intenzionati a riscattare quel ko immeritato. «La partita dell’andata fa parte del calcio – ha sottolineato Iachini durante la conferenza odierna allo stadio al termine della quale i comici Salvo Ficarra e Valentino Picone hanno presentato una gara benefica in programma il 6 giugno al Barbera – Penso che ci abbia lasciato sensazioni positive anche perché, nonostante la sconfitta, siamo usciti tra gli applausi di tutto lo stadio, gesto che solo una tifoseria intelligente ed appassionata come quella rosanero poteva fare. La Lazio? E’ una squadra forte con giocatori molto bravi nella tattica individuale, nell’uno contro uno e anche sulle situazioni di palla inattiva. Dovremo difenderci bene ma nello stesso tempo dobbiamo provare ad attaccare». 

Iachini, che domani a quota 60 presenze in panchina raggiungerà Guidolin in vetta alla classifica degli allenatori rosanero più longevi nell’era Zamparini in campionato, ancora una volta dovrà fare i conti con un organico a ranghi ridotti. Cessato l’allarme in difesa in virtù dei rientri di Gonzalez (dopo il turno di squalifica) e Vitiello (uscito dai box), l’emergenza si è spostata a centrocampo. Reparto che contro la Lazio sarà privo dello squalificato Rigoni e dell’indisponibile Maresca. In forte dubbio, inoltre, Bolzoni che, nonostante una infiammazione al tendine, figura ugualmente nella lista dei 25 convocati. Il numero 15, che in settimana non si è mai allenato in gruppo, non è comunque proponibile per la formazione titolare. Nella batteria centrale sono sicuri del posto il capitano Barreto (regolarmente in prima fila nonostante le interferenze esterne provocate dalla vicenda relativa al mancato rinnovo del contratto) e il croato Jajalo, provato nuovamente in cabina di regia. Per il ruolo di interno destro si profila un ballottaggio tra Quaison e Chochev con il primo favorito anche per la sua duttilità. Sarà riproposta la difesa a quattro o Iachini tornerà alla linea a tre? Il tecnico sembra orientato verso la seconda opzione, una formula applicata costantemente negli ultimi giorni facendo leva sul trio composto da Terzi, Gonzalez e Andelkovic.

Antonio La Rosa

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