Due partite sull’asse Londra-Palermo ed è facile capire dove si gioca quella più importante. In Inghilterra è in corso di svolgimento un match decisivo per le sorti del club legate a doppio filo all’imminente cambio di proprietà. Nel capoluogo siciliano, invece, domani alle 15 è in programma una sfida con una posta in palio valida solo per l’avversario, un Genoa in cerca di punti preziosi in chiave salvezza. Se domenica scorsa ci fossero state diverse combinazioni in termini di risultati, la partita di domani (terzultima giornata di campionato) avrebbe potuto rilanciare in extremis le ambizioni dei rosanero e invece la retrocessione in B sancita matematicamente dall’1-1 maturato al Bentegodi contro il Chievo delinea scenari diversi ridimensionando notevolmente i contenuti dell’incontro con la compagine di Juric.
In un Barbera praticamente deserto, domani scenderà in campo un Palermo che non avrà più nulla da chiedere al campionato. Una squadra mentalmente proiettata verso il futuro ma intenzionata, tuttavia, a chiudere con dignità la stagione. Anche se «onorare la maglia fino alla fine» e «giocare sempre al massimo per non falsare il campionato» sono frasi fatte nel mondo del calcio, la sensazione è che i liguri (reduci dalla vittoria scacciacrisi contro l’Inter a Marassi e da una settimana di lavoro a Torre del Grifo, a Mascalucia) dovranno «sudare» per conquistare i tre punti. Il Palermo, che dopo il Genoa ospiterà l’Empoli all’ultima giornata, sa che potrà essere arbitro in zona salvezza e farà il possibile per svolgere questo ruolo con la massima serietà e professionalità. «Questa è un’ulteriore responsabilità ma sono molto tranquillo perché la squadra continua a dare il massimo in allenamento – ha sottolineato Bortoluzzi in conferenza stampa – non c’è il rischio di un ‘liberi tutti’ e non c’è la voglia di finire la stagione il prima possibile. La mia volontà coincide con quella dei giocatori: il nostro obiettivo è ottenere il maggior numero di punti in queste ultime tre partite. La squadra vuole fare bene e lo sta dimostrando in campo durante la settimana».
Il tecnico, che domenica scorsa si è sentito con Guidolin presente in tribuna al Bentegodi e il cui nome gravita in orbita rosanero («Ha visto una squadra viva e ha notato un atteggiamento positivo da parte dei giocatori»), contro il Grifone avrà un centrocampo con gli uomini contati. Mancheranno, infatti, sia lo squalificato Jajalo sia Gazzi, out fino al termine della stagione a causa dell’infortunio alla spalla (la risonanza a cui si è sottoposto nei giorni scorsi ha evidenziato la lesione dei legamenti acromion-claveare e coraco-claveari) rimediato domenica durante il match con i clivensi. Nell’elenco degli indisponibili figurano anche Vitiello (trauma contusivo alla caviglia destra subìto oggi nel corso della rifinitura) e Pezzella, bloccato dalla febbre in seguito alle vaccinazioni effettuate in vista della partenza per la Corea del Sud, Paese in cui dal 20 maggio all’11 giugno si disputeranno i Mondiali Under 20. E l’esterno sinistro rosanero fa parte della lista definitiva degli azzurrini che prenderanno parte alla spedizione iridata. Bortoluzzi, intanto, sembra orientato a disegnare il suo scacchiere con il 3-4-2-1. In mediana, spiragli per l’esordio in serie A del baby Ruggiero anche se il classe 2000, aggregato ormai in pianta stabile alla prima squadra, con ogni probabilità troverà spazio a partita in corso.
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