I rosanero calano il tris e, battendo 3-0 al Barbera il fanalino di coda Vibonese nel match valido per la trentesima giornata, riavvolgono il nastro mostrando di se stessi il profilo migliore. I tratti sono quelli del Palermo formato casalingo. Squadra che, pur non incantando sul piano del gioco come avvenuto anche oggi ad esempio nel primo tempo, viaggia ad un ritmo totalmente diverso da quello tenuto in trasferta. In uno stadio semivuoto – con 4.259 spettatori sono stati battuti i precedenti record negativi stagionali registrati in occasione delle gare contro Juve Stabia e Turris – ma non indifferente a ciò che sta succedendo in Ucraina come dimostrano alcune bandiere della pace visibili in uno spicchio della Curva Nord Superiore e i messaggi lanciati dal club attraverso gli hashtag #NoWar e #FreeUkraine proiettati sui due maxischermi e sui pannelli pubblicitari intorno al rettangolo di gioco, la compagine di Baldini ha riscattato il passo falso rimediato sabato scorso contro la Virtus Francavilla e ottenuto la terza vittoria interna consecutiva.
Le reti, che portano la firma di Valente (abile a superare il portiere sfruttando un cross dall’out sinistro di Giron sul quale la retroguardia ospite si è fatta trovare impreparata), del solito Brunori (perfetto assist di Valente e deviazione di sinistro sul secondo palo da parte dell’attaccante italo-brasiliano che andando a segno per la settima partita di fila ha eguagliato il record di Sukru del 1950/51) e del subentrato Soleri sugli sviluppi di una ripartenza, sono state realizzate tutte nel secondo tempo. Frazione di gioco in cui i padroni di casa sono riusciti ad incanalare la gara sui propri binari dopo un primo tempo piuttosto ‘piatto’ nel quale una Vibonese ordinata e sempre sul pezzo, con due linee strette (nell’ambito di un 4-4-2) aveva saputo chiudere i varchi e impedire agli avversari di sviluppare il loro piano preferito basato soprattutto sul recupero palla e veloci proiezioni offensive a campo aperto.
La missione degli uomini guidati da Nevio Orlandi, alla quinta sconfitta di fila e sesto ko esterno consecutivo, ha ‘funzionato’ fino al 51′, minuto in cui Valente con il gol dell’1-0 ha spostato l’ago della bilancia dalla parte dei rosanero. «A tratti nel primo tempo non abbiamo mostrato la necessaria intensità ma è anche vero che abbiamo colpito dei legni (quattro in tutto nell’arco dei 90 minuti, ndr) e creato altre occasioni da rete – ha sottolineato il tecnico rosanero Silvio Baldini nel post-partita – Il fatto che all’inizio avevamo difficoltà a sbloccare l’incontro non mi ha sorpreso perché sapevo, e l’ho detto anche ai ragazzi, che avremmo incontrato questo tipo di squadra. Una Vibonese in grado di chiudere gli spazi e ripartire in contropiede. Siamo stati bravi a non avere frenesia consapevoli del fatto che in queste partite ci vuole pazienza. I cambi ad inizio ripresa? In questa squadra tutti devono sentirsi utili alla causa e non ci sono titolari o riserve. Effettuo le sostituzioni anche per dare questo tipo di segnale e far capire a tutti i giocatori presenti nella rosa che devono restare concentrati e sempre sul pezzo». L’obiettivo, adesso, è interrompere l’altalena di risultati e svoltare anche in trasferta. Prossimo appuntamento domenica ad Avellino: «Dovremo giocare al Partenio come se fossimo al Barbera ma sono tranquillo perché noi prepariamo tutte le partite allo stesso modo».
Gli fa eco il difensore Edoardo Lancini, intervenuto ai microfoni dopo una ‘giornata di lavoro’ tranquilla in virtù di una Vibonese che, al netto di un tiro di Spina dopo 38 secondi parato dal portiere Massolo, preferito oggi a Pelagotti e all’esordio al Barbera in questa stagione in gare di campionato, non si è resa mai pericolosa. «Abbiamo ormai la nomea di squadra casalinga – fa notare il numero 79 rosanero – ma posso assicurare che l’impostazione delle gare è sempre la stessa. Di recente abbiamo toppato solo la partita di Foggia ma in altre circostanze, come ad esempio contro la Virtus Francavilla e prima anche a Campobasso e a Catanzaro, abbiamo offerto una prestazione di livello. Purtroppo capita che alla prestazione non corrisponda il risultato e noi dobbiamo provare ad invertire questo trend. Sono convinto che adesso arriveranno i risultati anche lontano dal Barbera». Domenica, ad Avellino, un altro test della verità: «Sarà una partita bella tosta contro una squadra che, per quanto riguarda la qualità dell’organico, a mio avviso non è inferiore alla capolista Bari. Andremo lì con la massima concentrazione e la voglia di portare punti a casa».
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