La domanda è legittima guardando il film delle ultime due partite: qual è il vero Palermo? Quello aggressivo e determinato che ha meritato ampiamente il pareggio in casa contro l’Inter o quello remissivo del match contro il Napoli al San Paolo? La gara interna contro l’Empoli in programma domani sera (fischio di inizio ore 21) e valida per l’undicesima giornata può fornire delle risposte concrete. Zamparini ha detto in maniera esplicita che con lo spirito mostrato mercoledì sera a Napoli la squadra non farà molta strada: «Ho visto un Palermo senza attributi, con questa mentalità siamo da retrocessione. Iachini meriterebbe calci nel sedere per l’atteggiamento rinunciatario e per non avere raddoppiato la marcatura su Higuain». Il presidente ha voluto bacchettare tecnico e giocatori per dare una scossa e scatenare subito una reazione dopo una prestazione negativa. E il match di domani dirà in che modo il gruppo avrà assorbito le critiche del patron.
L’Empoli, in ogni caso, non è l’Inter e non è il Napoli. Nel campionato di serie A tutte le squadre hanno dei valori ma la compagine toscana è un avversario nettamente alla portata e, in linea generale, può essere collocata nella stessa fascia dei rosanero. Anche se è eccessivo, dopo appena dieci giornate, definire Palermo-Empoli uno scontro salvezza, è chiaro che sono proprio le partite contro le dirette concorrenti quelle che non vanno sbagliate. La compagine di Iachini, oltretutto, è alla vigilia di un doppio turno casalingo: conquistare sei punti contro Empoli e Chievo darebbe una grande boccata di ossigeno e notevoli benefici sia in termini di classifica che dal punto di vista psicologico.
Si comincia con l’Empoli: sulla carta si tratta di un impegno abbordabile ma i rosanero commetterebbero un grave errore se inconsciamente sottovalutassero la formazione toscana, reduce dal pareggio a Marassi contro la Sampdoria. Il tecnico Giampaolo ha dato alla sua squadra un gioco e un’identità e sta lavorando sul solco tracciato in questi anni da Sarri. Con le dovute proporzioni, è un po’ quello che è accaduto alla Juventus con Allegri che nella scorsa stagione ha ottenuto un exploit sfruttando con intelligenza l’operato del predecessore Conte.
«L’Empoli è una buona squadra e merita attenzione – ha confermato Iachini – è un gruppo che ha cambiato poco e che sta ottenendo buoni risultati. Sarà una gara molto importante e che può dare continuità al nostro percorso di crescita». Il tecnico marchigiano sa di avere gli occhi di Zamparini puntati addosso ma non soffre la pressione esercitata dal patron: «Le sue esternazioni? Non c’è niente da chiarire con il presidente perché ha fatto solo delle battute che, magari, sono state interpretate in maniera diversa. Io vado avanti con il lavoro e continuo a preparare le partite nello stesso modo. A Napoli – ha aggiunto – non ho visto un Palermo rinunciatario, abbiamo sbagliato soprattutto nel secondo tempo la lettura dell’ultimo passaggio ma non c’è stato un problema di mentalità. Se avessimo avuto un altro atteggiamento, peraltro, in questi anni non avremmo ottenuto dei risultati e non sarebbero emerse le qualità dei singoli».
Sono 25 i convocati. Nell’elenco figura anche il brasiliano Cassini che, in questa fase della stagione, sta facendo la spola tra prima squadra e Primavera.
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