Su Rainews24, il Presidente dell’Anci nazionale, Piero Fassino, Sindaco di Firenze, dinnanzi a chi critica il decreto salva Roma, varato in queste ultime ore dal Governo Renzi, ha allargato le braccia: “La Capitale non può fallire”. Discorso che non fa una grinza. L’eventuale fallimento del Comune di Roma sarebbe stato il titolo di prima pagina di tutti i giornali del mondo. Per evitare l’ennesima brutta figura internazionale, Palazzo Chigi ha allargato i cordoni della borsa, e ha scongiurato il default per Roma.
Però, a quanto pare, la preoccupazione riguarda solo Roma. La Regione siciliana, che non è certo combinata meglio di Roma, non dispone di tanta attenzione da parte del Governo nazionale. Di fatto- come il nostro giornale scrive da mesi- la Regione è sostanzialmente fallita. Non lo diciamo solo noi: l’ha detto anche il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, Presidente dell’Anci Sicilia, che ha chiesto ripetutamente il Commissariamento della Regione. Perché- dice Orlando, da docente di Diritto Pubblico prima che da politico- una Regione che non paga è una contraddizione in termini. Un bilancio, se è tale, non può essere negativo.
Detto questo, non ci sembra che il Governo nazionale se ne preoccupi. A differenza del Comune di Roma che non può fallire, la Regione siciliana può annegare: l’importate è che lo faccia in silenzio senza grandi clamori, senza finire sulla stampa internazionale. Morire e fallire con compostezza.
In questa vicenda di Roma salvata dal Governo nazionale, notiamo soltanto la protesta vivace della Lega Nord. Ma registriamo anche il silenzio (finora) di Leoluca Orlando, che è appunto, Presidente dell’Anci Sicilia. Ma, a quanto pare, i soldi per fare funzionare il Comune di Palermo- in bolletta come Roma-pensa di trovarli dai fondi europei.
Invece di utilizzare i fondi Ue per le infrastrutture, la Sicilia dovrebbe usarli per risanare i conti dei Comuni di Palermo, Catania e Messina, attraverso l’invenzione di tre improbabili Città metropolitane che di metropolitano non hanno nulla.
La verità è che davanti ad un Governo nazionale che sta salvando solo il Comune di Roma, autorizzando tutti gli altri Comuni ad innalzare le tasse (Tasi e Irpef) ci aspettiamo una protesta dai Sindaci di Palermo, Catania e Messina. Accompagnata magari da una ulteriore grido d’allarme da tutti gli altri sindaci.
Vedremo che succederà.
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