LA SPERANZA PER LA NOSTRA TERRA E’ CHE OGGI IL COMMISSARIO DELLO STATO RIMANDI A GELA QUESTO DANNOSO PRESIDENTE DELLA REGIONE. CHE IL SIGNORE IDDIO CI PORTI UNA BELLA IMPUGNATIVA DI BILANCIO E FINANZIARIA PER LIBERARE LA SICILIA DA QUESTI ‘LANZICHENECCHI GELESI E NISSENI!
Oggi, dopo cinque giorni di ‘passione’, per il Governo di Rosario Crocetta e per la sua maggioranza che non c’è, dovrebbe essere il ‘Giorno del giudizio’. Per oggi, infatti, è atteso il pronunciamento del Commissario dello Stato sul Bilancio e sulla Finanziaria 2014. E cosa fanno il governatore e il PD nell’ “Insidia della soglia”? Passeranno, insieme, il portico della “vera vita”, nel loro caso vita politica?
Il governatore, ieri sera, come in una commedia pregoldoniana, annunciava accordi quasi ‘mistici’ con i “Partiti minori” sulle Province e, addirittura!, sul rimpasto della sua sempre più scalcagnata Giunta. Tutto questo mentre il segretario regionale del PD, Giuseppe Lupo, ribadiva che il suo Partito è ormai all’opposizione.
Un dialogo tra sordi, quello tra Crocetta e il PD. Ma, per onestà di cronaca, va detto che il Partito Democratico siciliano, questa volta, se va criticato, beh, va criticato per eccesso di pazienza e per eccesso di onestà.
In Aula, bene o male, i parlamentari del PD hanno difeso il Governo Crocetta e una manovra indifendibile. Ma il governatore, scorretto come sempre, si è rimangiato gli impegni che aveva assunto.
Forse un giorno Lupo, il ministro Giampiero D’Alia, Sergio D’Antoni, Giovanni Pistorio – tutti ex democristiani di spessore – ci spiegheranno dove sono andati a scovare questo signor Crocetta professionista dell’inganno. In poco più di un anno di governo, infatti, il presidente della Regione non ha fatto altro che prendere in giro tutti, compreso se stesso, alla fine.
Dicono che ieri, durante la direzione regionale del PD, avrebbe voluto prendere la parola. Per raccontare cos’ha fatto in un anno di Governo. Come fa quando va in tv ad autocelebrarsi insieme con le sue cinque o sei auto blu. Dicono che, per pietà cristiana, gli hanno negato la parola. Ogni tanto il Signore illumina anche le menti dei dirigenti del PD siciliano.
Oggi, però, la Sicilia vive una grande speranza: la speranza che il Commissario dello Stato ponga fine a questa disastrosa esperienza di governo: la speranza di una bella, grande e fantastica impugnativa in grado di ‘liberare’ la nostra Isola da questo Pinocchio e dai suoi falsi Geppetti.
Dicono che migliaia di siciliani, oggi, avrebbero già pronte le bottiglie di champagne per brindare alla ‘liberazione’ della Sicilia. E ne hanno ben donde, se è vero che questo Governo ha incasinato tutta la nostra Isola.
Tutte le categorie sociali siciliane sono in rivolta. In un momento difficilissimo per il nostro Paese, proprio quando sarebbe stato necessario – per gli abitanti della Sicilia – avere un Governo regionale in grado, almeno, di lenire la pesantezza dei provvedimenti che piovono da Roma, abbiamo trovato una ‘banda’ di personaggi che – in tutti i modi e in tutti i settori – sta cercando di completare il ‘saccheggio’.
Roma ha tolto alla Sicilia cinquanta su cento, riducendo del 50 per cento del possibilità di sopravvivenza? E che fa il Governo Crocetta? Cerca di scippare non meno del venticinque rimasto e, se può, il trenta o il quaranta. Alla faccia!
Ecco il maldestro tentativo di un mutuo da un miliardo di euro a fronte di un Bilancio 2014 con un ‘buco’ di un miliardo e mezzo! Ecco la corsa alla gestione degli ex consorzi Asi. Ecco i bandi ‘teleologici’, l’ ‘affamamento’ dei circa 10 mila dipendenti della formazione professionale, l’attacco ai Comuni e alle Province, l’abbandono degli operai dell’ex Fiat di Termini Imerese, il taglio dei fondi ai forestali, i canoni alle stelle per i gestori dei litorali, le ‘operazioni’ sui nuovi centri commerciali, la sanatoria edilizia per finire di massacrare la nostra Isola, la sanità allo sbando, l’agricoltura siciliana – è il caso di dirlo – alla frutta e via continuando con lo sfascio.
A tutti il Governo Crocetta ha provato a scippare qualcosa. A tutti ha provato rifilare fregature. Oggi, però, la luce della speranza potrebbe tornare a illuminare la Sicilia: la speranza di mandare a casa Crocetta e i suoi ‘dodici apostoli’. Raccogliamoci un preghiera…
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