QUESTA LA POSIZIONE ASSUNTA DALL’UDC DI GIAMPIERO D’ALIA E GIOVANNI ARDIZZONE
Addio all’integrazione tra il Porto di Messina e i Porti di Catania e Augusta? Sembrerebbe proprio questo il progetto del Governo nazionale di Matteo Renzi, che per la Città dello Stretto vede un’integrazione con la Calabria. Un’opzione sostenuta, a quanto pare, da una parte importante della classe dirigente messinese.
Importanti, al riguardo, la posizione assunta dall’Udc messinese. A parlare sono il leader del Partito, l’ex Ministro Giampiero D’Alia, e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizone.
Dice D’Alia: “Per quanto ci riguarda il Sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha pieno e incondizionato mandato a sostenere la scelta della città ad essere parte integrante e sostanziale di una nuova autorità portuale dello Stretto, insieme ai porti calabresi e a Gioia Tauro”.
“Si tratta – aggiunge il leader dell’Udc – di una modello di sviluppo credibile che il tavolo delle professioni, dell’università e delle categorie produttive e sociali della città ha elaborato, insieme a tutte le forze politiche, e che rappresenta una speranza per la crescita economica di un’area la quale, altrimenti, rischia di essere relegata a colonia di interessi economici diversi o ostaggio di piccoli monopoli”.
“Il Sindaco vada avanti – conclude D’Alia – sapendo che può contare sul nostro appoggio. Mi auguro che tutti i colleghi messinesi diano lo stesso tipo di sostegno pubblico e privato senza riserve o infingimenti”.
Gli fa eco il presidente dell’Ars, Ardizzone, da sempre vicino a D’Alia: “La politica – dice – deve essere in grado di governare gli eventi, non di farsi trascinare. Il Governo nazionale ha avviato una profonda riforma dei sistemi portuali e Messina, integrata con Gioia Tauro, potrà giocare un ruolo da protagonista in ambito europeo”.
“Nei fatti – aggiunge Ardizzone – ognuno di noi ha il dovere di dichiarare la propria posizione ed essere consequenziale nelle sedi istituzionali. Sento ancora sterili polemiche, retro-pensieri e affermazioni stucchevoli di presunti scippi a favore di altre città. Anche se qualche camaleonte intende ostacolare un percorso già complesso, la Politica seria ha scelto di scommettere per la grande area integrata dello Stretto. Altri, se il decreto non dovesse cambiare, hanno più comodamente deciso di essere colonia di altri”.
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