«Voglio un grande Palermo con o senza Mirri», ha dichiarato di recente il presidente del club di viale del Fante. E lo stesso concetto può essere applicato anche alle sorti del centro sportivo rosanero previsto a Torretta. La struttura, garantita peraltro dal finanziamento dell’Istituto del Credito Sportivo, con o senza Mirri verrà realizzata. Progetto a rischio se l’imprenditore palermitano deciderà di cedere la società? La risposta è no. Intanto perché ad oggi l’ipotesi di un passaggio di proprietà è, anche se visibile all’orizzonte, solo un’eventualità senza riferimenti temporali in assenza al momento di reali trattative e poi perché, a prescindere da quelle che saranno le sue mosse in prospettiva futura, è stato lo stesso Mirri ad assicurare che lui e Di Piazza rispetteranno gli impegni economici presi e non rinunceranno agli investimenti già programmati compreso, appunto, quello che riguarda il centro sportivo.
L’interesse e la voglia di andare avanti per la realizzazione della struttura, il cui costo complessivo è di sei milioni, rientra in una operatività che allo stato attuale e nel quotidiano non è affatto in discussione nonostante le oggettive difficoltà gestionali legate in questa stagione all’emergenza Covid e la necessità, complice ovviamente il diritto di recesso delle quote esercitato dall’ex vicepresidente Di Piazza, di valutare soluzioni (la cessione dell’intero pacchetto) che inizialmente e in concomitanza con l’insediamento del sodalizio targato Hera Hora non erano contemplate. Ma al di là di tutto il centro sportivo non è in pericolo. Il copione non è cambiato (sono in stand-by, tuttavia, i lavori di adeguamento e rifacimento del manto del campo comunale la cui gestione è stata affidata al Palermo in virtù della vittoria a dicembre del bando indetto dal Comune di Torretta) ed è ancora ‘valido’ il cronoprogramma già delineato. Che prevede la stesura definitiva del progetto entro marzo e, dopo l’approvazione da parte del Coni e con il sostegno economico del Credito Sportivo e della Regione Siciliana, la presentazione al Comune di Torretta propedeutica all’avvio dei lavori (sei mesi la durata) previsto all’inizio dell’estate.
Il centro sportivo, dunque, resta uno dei punti fermi del piano d’azione di Mirri intenzionato, a prescindere dalla sua disponibilità a sedersi a tavolino con eventuali acquirenti per affrontare il tema relativo alla cessione del club – nei giorni scorsi il presidente ha incontrato i rappresentanti della società PricewaterhouseCoopers incaricata di trattare la vendita delle quote di Di Piazza e dare contestualmente un valore economico all’intero pacchetto -, a lasciare al Palermo un qualcosa che abbia una continuità nel tempo. Un presidio di identità come appunto il centro sportivo, risorsa in grado di promuovere e sviluppare attaccamento ai colori e senso di appartenenza.
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