Il Fru riparte da Salerno

Torna il consueto appuntamento delle emittenti radiofoniche universitarie. Dopo l’edizione catanese quest’anno il Fru (Festival delle radio universitarie) riparte da Salerno. Le lancette dell’orologio corrono veloci, il conto alla rovescia è già iniziato e non resta che dare il via a quella che è diventata ormai una festa riconosciuta.

Il dato più rilevante è sicuramente la partecipazione” – commenta Romeo Perrotta, già presidente di RadUni, associazione degli operatori radiofonici universitari, organizzatrice del festival. Trentacinque, infatti, le università coinvolte e quasi trecento gli studenti che, da tutte le parti d’Italia, invaderanno la città campana per una due giorni all’insegna di spettacoli, convegni, trasmissioni (web)radiofoniche in diretta, musica e tanto divertimento. Centro delle attività sarà il Campus dell‘Università di Salerno, moderna cittadella universitaria e culla di questa terza edizione del FRU.

Lo schema del festival resta invariato perché “è una formula già collaudata, che piace in quanto alterna momenti di intrattenimento e svago a riflessioni più serie con la presenza di interlocutori di alto livello” – continua Romeo Perrotta. Inoltre sarà proprio in occasione di questo particolare appuntamento, quello del Fru alla terza, che verrà presentato il progetto U-station che vedrà il supporto tecnologico di una grande azienda come Telecom Italia “un mezzo che siamo convinti possa dare molte opportunità alle radio e ai giornali universitari favorendone visibilità e diffusione” – conclude Perrotta.

Tanti e interessanti gli incontri in programma. Si inizia con un workshop di benvenuto dal titolo “Arte e musica al tempo di Internet” a cui seguirà una serata di musica live, occasione per stare insieme, condividere esperienze e perché no, divertirsi anche. E sempre in ambito musicale anche quest’anno ci sarà la premiazione del Fru Contest, concorso per band emergenti che si esibiranno nella serata conclusiva.

E poi ancora dibattiti, tavole rotonde e riflessioni sul ruolo dei media universitari, la nuova frontiera del web e la possibilità di agire ed interagire sulla realtà universitaria e non solo con uno sguardo al futuro e alla validità a lungo termine dei progetti nati negli atenei.

Uno degli obiettivi dell’associazione RadUni resta infatti quello di favorire l’unione tra le molteplici esperienze universitarie e il Fru rappresenta l’opportunità di incontro che da tre anni si ripete con sempre maggior successo. “All’insegna della collaborazione tra le varie emittenti radiofoniche – racconta Alfonso Avagliano, uno dei ragazzi organizzatori dell’dizione salernitana – abbiamo lanciato un format a reti unificate dal nome “FannullUni” che nelle settimane precedenti al Fru ha fatto da collante tra le diverse realtà presenti su tutto lo stivale, da Trento a Catania” .

Mentre da tutte le parti d’ Italia ci si prepara alla partenza, a Salerno si lavora perché sia tutto pronto ad accogliere i giovani radiofonici ma non solo.

L’organizzazione e il comitato d’accoglienza campano si stanno facendo in quattro, nonostante qualcuno voglia mettere loro i bastoni tra le ruote. Dobbiamo registrare, infatti, un tentativo di ‘sabotaggio’ ai danni di centinaia di… chioccioline di polistirolo. Le avevano disseminate in tutto il campus universitario Alfonso & soci in onore del simbolo dell’associazione Unis@und (proprio una chiocciola) ma le povere bestie sono sparite il giorno dopo la conferenza stampa di presentazione del Fru. Invidiosi o feticisti?

Intanto anche dalla Sicilia ci si organizza in vista del festival. Una nutrita spedizione catanese partirà, infatti, per rappresentare Radio Zammù, splendida organizzatrice della passata edizione del Fru, insieme a due cugini steppini (chi scrive insieme a Daniele ‘Isacco’ Palumbo) che seguiranno per voi il Festival delle radio, raccontandovi di incontri, laboratori, concerti, premiazioni e chioccioline scomparse.

Non resta che contare… 3, 2, 1 via!

Federica Motta

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