La sconfitta casalinga con il Foggia ha spiazzato anche Maurizio Zamparini. Il patron rosanero, che auspicava un immediato riscatto dopo il pesante ko subìto ad Empoli, in un’intervista rilasciata al sito ufficiale non ha nascosto la propria preoccupazione per l’involuzione accusata dalla squadra nelle ultime due partite. Il proprietario del club di viale del Fante fatica, in questo momento, a “riconoscere” il vero Palermo, quello che ha chiuso brillantemente il 2017. «Quella di ieri, purtroppo, è stata una bruttissima sconfitta – ha esordito – una squadra che vuole andare in serie A non può trovarsi in vantaggio ad un quarto d’ora dalla fine e poi perdere la partita. Abbiamo perso la bussola e non è da grande squadra. La vetta della classifica dista solo tre punti? Non mi preoccupa questo aspetto ma la condizione psicofisica dei giocatori. La squadra ancora non si è ripresa dopo le vacanze natalizie, non è più la squadra che abbiamo lasciato prima di Natale. Sarò con il gruppo oggi o domani tre-quattro ore per fare il punto della situazione e per vedere di ritrovare il bandolo della matassa che abbiamo perso».
Vincere è la parola d’ordine. È la ricetta che il patron detta ad un Palermo che vuole legittimare le proprie ambizioni: «Abbiamo la necessità di vincere sabato a Perugia ma anche a Vercelli nella partita successiva e poi ancora contro l’Ascoli se vogliamo tenere il passo della A, altrimenti non andiamo da nessuna parte». Per tornare in carreggiata i rosanero hanno bisogno dei gol di Nestorovski che ieri si è sbloccato dopo un digiuno, al netto dell’infortunio che lo ha tenuto ai box per quasi tutto il mese di dicembre, durato diverse settimane. L’attaccante macedone, inoltre, ieri ha fallito il gol del pareggio colpendo la traversa in zona Cesarini: «Lo considero un gol sbagliato, fa parte della sfortuna della partita – ha dichiarato Zamparini – loro hanno indovinato due tiri pazzeschi in occasione dei due gol, noi abbiamo sbagliato il 2-2 a porta vuota. Succede, inoltre, che Coronado venga espulso per un’entrata che non è stata proprio a gamba tesa. È un cartellino rosso inventato dall’arbitro». Resta il rammarico per una sconfitta maturata proprio nel giorno in cui, complici i prezzi speciali dei biglietti, i tifosi sono tornati a riempire gli spalti del Barbera: «Sono molto contento ma nello stesso tempo sono molto dispiaciuto che sia coinciso con una sconfitta».
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