Il film “Delinquenti”, ovvero: le parole dell’Ucciardone

di Gabriele Bonafede

Noi, persone comuni, non vorremmo mai entrare in una prigione, nemmeno per consolare, nemmeno per conoscere, nemmeno per una breve visita, nemmeno per scherzo. E ancora meno per capire. Eppure è giusto, è un dovere farlo. Hai amato Dio e gli uomini “quando sei venuto a trovarmi in carcere”, scrisse più di un evangelista.

La regista Tamara von Steiner. Foto di Irma Vecchio

Tamara von Steiner entra in carcere così: in punta di piedi. Con la telecamera, raccontandone la vita com’è, senza filtri e senza giudizi. Persino senza esserci e quindi essendoci nel più pauroso dell’intimo. Di Delinquenti si potrebbe dire che sia un documentario “crudo” e “senza sconti”. E invece è un atto d’amore: Tamara rende visita ai carcerati nella massima semplicità e nella pietà, siano essi un Caino o un Abele.

Ne escono una commozione e un invito alla riflessione che superano l’immaginabile, e che scavano nel profondo della pelle e poi della carne.  Chiunque guarda questo film lascia cadere la pietra della lapidazione dalla propria mano, anche nei confronti del più efferato dei crimini, anche nei confronti di chi nega il proprio atto criminale e non mostra alcun senso di pentimento.

Rimbombano le voci nelle pareti nude. Rimbombano le grate metalliche che si chiudono, così come le parole non dette, gli sguardi penetranti nella coscienza. Rimbomba la necessità di proporre qualcosa, urge la voglia di conoscere meglio, di rendere visita personalmente, di adottare una vita, di proteggere la giustizia come la pace e il perdono: qui non si tratta di dire “siamo un paese civile quando abbiamo carceri dignitose”. Qui si tratta di capire quanto sono bassi i criteri e il metro della giustizia umana al cospetto della vita.

Ucciardone – nona sezione – Spazio per l’ora d’aria. Foto di Irma Vecchio

Qui si tratta del significato stesso di “comminare una pena”, “amministrare giustizia”, che sempre amara è quella dell’uomo. E se così amara è la giustizia nel rispetto delle leggi e comminata con giusto processo, tanto più amara e sbagliata, comunque sbagliata, quando noi comminiamo pene e “giustizia” con le nostre parole. Quando un uomo o una donna si scaglia contro un altro uomo o un’altra donna.

Perché, come scriveva Carlo Levi, le parole sono pietre. E creano celle di pietre, fatte di parole, che dispensano pene senza sapere che sono le stesse parole a creare le carceri di una società. Tamara dice solo questo: lasciamo parlare le voci dell’Ucciardone.  È un monolite perfetto.  Vuoto e pieno nello stesso tempo, che taglia con i suoi spigoli squadrati.

E racconta un mondo intero, un’intera era umana e geologica: lasciando le parole a chi in carcere vive, da recluso e da “badante”, da guardia o da volontario.

“Ricordo benissimo la prima volta che sono entrato in un carcere per interrogare un detenuto – racconta il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti nella sua presentazione del documentario alla Rai – ricordo i sentimenti che mi accompagnavano, ricordo l’interesse forte di vedere la vita all’interno di una prigione e di capire lo stato d’animo, il più diverso, con il quale i detenuti affrontano la propria pena. C’è infatti – dice ancora Roberti – chi rifiuta le ragioni per le quali è finito in carcere, quasi negando a sé stesso di aver commesso un reato; chi è pentito e ha intrapreso un reale percorso di recupero, aiutato dal personale carcerario e dai religiosi che lavorano  nell’amministrazione penitenziaria o chi semplicemente è in attesa di giudizio, e aspetta il processo per conoscere le proprie sorti”.

Giuseppe Candura – Presidente Cineanima

Vedendo “Delinquenti” c’è soprattutto una resa senza condizioni: totale. Una capitolazione completa da parte di chi entra a rendere visita con la semplicità di una telecamera e ne comunica la realtà. E quella resa, quella capitolazione, quella pietra che cade per terra senza essere lanciata, ci porta ad alzare poi bandiera bianca. Ad arrenderci a quel filo sospeso tra essere e non essere, tra nascita e morte. E che si chiama vita.

 

Scheda film:

Titolo: Delinquenti Paese: Italia Titolo inglese: Delinquents Anno: 2013 Durata: 54′

Regista Tamara von Steiner
Autore Tamara von Steiner
Direttore della fotografia: Irma Vecchio
Montatore Tamara von Steiner
Producer Giuseppe Roberto Candura
Società di produzione: Cineanima Associazione

 

Gabriele Bonafede

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