«La cosa più temibile del Frosinone è il collettivo. Si tratta di una squadra che gioca sulle ali dell’entusiasmo, che sa soffrire. I gialloblu sono consapevoli del loro ruolo in questo campionato e hanno uno spirito molto combattivo. Si tratta di una matricola e in quanto tale la squadra non ha nulla da perdere». Parola di Ignazio Arcoleo che, alla vigilia della sfida delicata che contrapporrà il Palermo ai ciociari, predica umiltà e attenzione. Guai a sottovalutare i gialloblu, squadra che l’allenatore palermitano ha anche guidato nella stagione 2001/02 in serie C2.
Giocatore rosanero nel corso degli anni ’60 e ’70, Arcoleo ha anche allenato il Palermo negli anni ’90. Il tecnico non ha mai nascosto la propria fede calcistica e anche in vista dello scontro salvezza crede nel pronto riscatto dei siciliani. «Indubbiamente – spiega a MeridioNews – il Palermo parte favorito contro il Frosinone. Credo che tra i rosa potrebbe fare un gran figurone Vazquez, che secondo me è l’uomo più importante del Palermo. In fase di finalizzazione, invece, Gilardino sarà sempre più importante. I tifosi dovrebbero stare molto vicini alla squadra, alla società e al presidente, riconoscendogli il merito di aver portato, in tutti questi anni, un calcio di alto livello».
Una nota dolente in casa rosanero è la spaccatura della curva che ormai va avanti da diverse settimane. «Sono dispiaciuto di questo fatto – racconta Arcoleo –, la tifoseria rosanero non può e non deve spaccarsi in più gruppi. L’obiettivo deve essere comune, quello di tifare per una squadra possibilmente vincente in casa. Il pubblico ha il dovere di aiutare i giocatori a superare le difficoltà che si possono incontrare durante le partite. Per questo serve essere uniti e compatti. Sono convinto che tifoseria, squadra, società e stampa debbano remare tutti in un’unica direzione». Il tecnico prova anche a spiegare come i siciliani potrebbero tornare al successo: «La squadra deve ritrovare serenità e compattezza. Al momento mancano queste due componenti e non è una cosa da poco. Una squadra tranquilla è anche più libera di esprimersi, ma serve l’unione di intenti da parte di tutti».
Per mister Ballardini sarà una sorta di ultima spiaggia per evitare l’esonero. Il tecnico, infatti, potrebbe essere sollevato dall’incarico in caso di risultato negativo contro il Frosinone. Da questo punto di vista, Arcoleo ha piena fiducia nell’operato di Zamparini. «Secondo me la cosa più giusta è seguire le indicazioni del presidente. Zamparini è l’uomo più adatto per risolvere i problemi – continua l’ex tecnico rosanero –, perché è a conoscenza di tutto quello che succede nello spogliatoio. Qualunque altro tipo di giudizio esterno potrebbe essere sbagliato, perché non conosciamo le dinamiche interne».
Sulla squadra in questo periodo sono piovute pesanti critiche. Anche qui, però, Arcoleo prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Il Palermo ha giocatori di ottimo livello, quasi tutti finora sono stati bravi e nessuno in particolare è stato deludente. Talvolta, però, la motivazione di qualcuno è calata durante le partite. Questi ragazzi però stanno cercando di ritrovare lo smalto e tornare a vincere. I successi contro Genoa e Chievo, ad esempio, sono arrivati grazie a una squadra che ha saputo soffrire e ha risolto le partite con grinta e forza di volontà. Contro la Lazio avremmo meritato i tre punti, se fosse arrivata la vittoria sicuramente tutti i giudizi sarebbero cambiati».
Tra meno di un mese aprirà ufficialmente il calciomercato. Zamparini ha promesso almeno cinque colpi, ma cosa manca realmente a questa formazione? «È una questione estremamente delicata che va gestita con grande intelligenza. Io credo che la squadra attuale possa già puntare a una salvezza tranquilla. Se poi ci fosse la possibilità di qualche nuovo arrivo, penso che Zamparini e la società non si tirerebbero indietro. A tutti sicuramente piacerebbe avere Cristiano Ronaldo o Messi – conclude Arcoleo –, ma si devono fare i conti con un mercato che spesso non si riesce a comprendere».
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