Un’assoluzione con rito abbreviato e un proscioglimento. È questo l’esito dell’udienza preliminare sul crollo del viadotto Petrulla, avvenuto il 7 luglio del 2014 nei pressi di Ravanusa, in provincia di Agrigento, lungo la strada statale 626, e che causò il ferimento di quattro persone.
Secondo il giudice dell’udienza preliminare Stefano Zammuto le responsabilità del crollo non sono riconducibili ai due imputati. La procura di Agrigento aveva puntato soprattutto su una consulenza tecnica che ha evidenziato una serie di errori strutturali e di realizzazione dell’opera. Di diverso avviso il giudice. Il direttore dei lavori Stefano Orlando aveva chiesto il giudizio abbreviato ed è stato assolto «perché il fatto non costituisce reato». Il giudice ha invece disposto il non doversi procedere per il progettista del viadotto, l’ingegnere Angelo Cammarata «per non avere commesso il fatto».
Il viadotto Petrulla, lungo il tratto tra Canicattì e Licata, è stato riaperto soltanto a marzo del 2018 a seguito di una speda di quasi dieci milioni di euro. Finora nessuno è stato dunque ritenuto responsabile di quel crollo.
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