In una nota gli indipendentisti del Fronte nazionale siciliano ricordano che, dallo scorso 17 maggio, il Corsu è diventata la lingua ufficiale della della Corsica. La Repubblica Francese e il Governo di Parigi – dicono Giuseppe Scianò e Corrado Mirto, rispettivamente, segretario politico e presidente del Fronte nazionale siciliano – hanno compiuto gesto di grande valore morale, giuridico, culturale e storico. Invece, in Sicilia, avviene lesatto contrario.
Per la lingua siciliana, al di là dei proclami, non è stato fatto nulla. E questo, ricordano Scianò e Mirto, nonostante siano stati lanciati tanti proclami sul pericolo incombente che la nostra lingua madre scompaia del tutto o in buona parte.
Per il Fronte nazionale siciliano, in materia di lingua, lArs e i parlamentari nazionali eletti in Sicilia hanno operato in modo contrario ed ostile ai veri interessi del Popolo Siciliano.
Per gli indipendentisti, luso e il riconoscimento della lingua siciliana rimangono diritti fondamentali, imprescrittibili ed inalienabili del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Diritti che saranno i Siciliani stessi a fare valere, scavalcando, se necessario, le strutture e gli esponenti della politica politicata. E rivolgendosi allopinione pubblica internazionale.
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