Il consigliere Federico difende Martino Moto «20mila euro di multa uccidono un imprenditore»

«Martino Moto sicuramente non ha fatto una bella cosa, ma umanamente posso comprendere la sua rabbia». Queste le parole del consigliere comunale Giuseppe Federico di Forza Italia in merito all’accesa polemica sull’autosalone finita poi in una multa salatissima e con il sequestro di numerosi veicoli.

Gli agenti della polizia municipale di Palermo ieri, hanno sequestrato i mezzi che l’autosalone aveva esposto utilizzando la linea del tram in costruzione. La protesta era scattata su Facebook e Twitter con alcune segnalazioni con tanto di foto spedite agli account del Comune e della polizia municipale. Nelle immagini si vedevano le moto, le auto e le minicar in esposizione nel tratto di linea in Corso dei Mille a Palermo. Gli agenti hanno sequestrato sette auto, alcune motociclette, un ciclomotore ed una minicar. Per questo motivo è anche scattata la sanzione di 193 euro per occupazione del suolo pubblico.

Il consigliere è però uno dei sostenitori su Facebook dello sfogo del proprietario dell’autosalone, che ha usato parole al vetriolo nei confronti di chi ha denunciato l’accaduto. «Leggo solo adesso, appena arrivato da Bruxelles. Non te lo deve insegnare nessuno a farti conoscere le persone. Non ci sono parole», ha detto Federico.

«È corretto sottolineare che Martino moto non esponeva l’intera concessionaria sui binari, ma due auto perché la Sis (la società che si occupa degli scavi, ndr), stava lavorando davanti il suo negozio per la costruzione della linea tranviaria. Il totale della multa ai danni del proprietario del negozio è di quasi venti mila euro. Questo significa uccidere un imprenditore. Attenzione io non voglio giustificare gli errori commessi dall’autosalone ma chiedo alle forze dell’ordine magari una maggiore comprensione nei confronti di chi in questo periodo sta attraversando una forte crisi».

Per il consigliere del partito di Silvio Berlusconi la costruzione della linea del tram è una delle cause dell’impoverimento della zona. A causa della creazione della linea 1, dal 10 novembre è scattata in corso dei Mille una rivoluzione del traffico per consentire la demolizione del ponte delle Teste Mozze che dovrà essere ricostruito proprio per fare posto al tram. Il consigliere Federico, il giorno dopo lo stravolgimento del senso di marcia e della segnaletica stradale in quella zona, ha presentato una interrogazione a Palazzo delle Aquile, chiedendo «se sono state ascoltate le associazioni di categoria, se esiste un piano di sicurezza e se sono state accolte le richieste dei residenti che non vogliono questo tram». 

Maurizio Zoppi

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