Da un click day all’altro ma sempre con lo stesso disastroso risultato finale. Ingoiato il boccone amaro del bonus Sicilia per le piccole e medie imprese, oggi è stata la volta del bonus mobilità per chi ha già acquistato, o intende acquistare, biciclette, monopattini elettrici e hoverboard. L’avvio dell’iniziativa, voluta a livello nazionale dal ministero dell’Ambiente guidato da Sergio Costa, era fissato alle 9 sulla piattaforma bonusmobilità.it, gestita da Sogei, la società che si occupa di informatica e digitalizzazione per conto del ministero dell’Economia e delle finanze. La procedura consiste nell’erogazione di un contributo massimo di 500 euro per gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio. Una torta da 215 milioni di euro in totale a cui in molti hanno, però, rinunciato dopo lunghe ore di attesa.
L’avvio già dalle 9 non è stato dei migliori, con il sito crollato per l’elevato numero di accessi. Rinviato tutto alle 10, gli utenti sono riusciti ad accedere a una sala d’attesa virtuale. Passaggio preliminare all’ingresso nell’area riservata – tempo massimo concesso 20 minuti – dove autenticarsi attraverso l’identità digitale, salvo poi inserire copia della fattura d’acquisto e credenziali per ottenere il rimborso. Ed è qui che sono emersi i problemi più grossi. Rallentamenti e blocchi hanno caratterizzato alcuni operatori, tra cui Poste Italiane e Sielte, provider quest’ultimo che ha sede a San Gregorio di Catania, nella provincia etnea. Passati 20 minuti il sistema, in automatico, blocca l’iter rispedendo gli utenti nella sala d’attesa virtuale. Un cane che si morde la coda.
A provare a gettare acqua sul fuoco ci ha pensato il ministero Costa: «La partenza è stata in salita, come registrato, ma il portale sta funzionando, seppure lentamente – spiega – Ci sono stati dei problemi, ci hanno riferito, dovuti al sistema Poste e Spid e a un affollamento in contemporanea, che, come mi ha personalmente riferito Sogei, è andato ben oltre tutte le aspettative. Invito tutti a entrare nel sistema anche con calma, nei prossimi giorni, perché abbiamo appostato altri fondi ad hoc in legge di Stabilità e assicuro che tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati».
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